Tariffe sempre più alte, manutenzione pressoché inesistente, sprechi. E la fotografia del servizio idrico in Italia scattata da Cittadinanzattiva, secondo cui le regioni centrali si contraddistinguono in media per le piu' elevate tariffe applicate al servizio idrico integrato.

Sul podio In particolare è la Toscana con 7 città tra le prime 10 piu' care a confermarsi la regione con le tariffe mediamente piu' alte (431 euro). Costi più elevati della media nazionale si riscontrano anche nelle Marche (379 euro), in Umbria (371 euro), in Emilia Romagna (369 euro) e in Puglia (353 euro). Elevate differenze esistono anche all'interno delle stesse regioni. Ad esempio, in Sicilia tra Agrigento e Catania intercorre una differenza di ben 255Euro. Altri esempi di simile portata si riscontrano in Toscana, Liguria, Veneto, Marche, Lombardia, Friuli, Piemonte ed Emilia Romagna.
 
Sprechi idrici In Italia, secondo Legambiente-Ecosistema Urbano 2011, in media il 32% dell'acqua immessa nelle tubature (per tutti gli usi) va persa, problema particolarmente accentuato al Sud (42%) e al Centro (32%), meglio il Nord che presenta percentuali di perdite al di sotto della media nazionale (25%). La manutenzione e' inesistente o quasi: rispetto al 2007, su 88 citta' prese in esame la dispersione idrica e' aumentata in ben 47. Cosenza (73%), Campobasso (65%) e Latina (62%) le città colabrodo, seguite da altre 9 in cui almeno la metà dell'acqua immessa va persa: Pescara, Avellino, Trieste, Grosseto, Potenza, Catania, L'Aquila, Gorizia, Siracusa. Tra queste 12 città, solo a L'Aquila la dispersione rispetto a 5 anni fa è in diminuzione, per le altre la situazione e' stabile o addirittura peggiorata. Nel Lazio nel 2011 l'aumento rispetto al 2007 e' stato del 37%, rispetto al 2010 del 19%, la spesa a famiglia per il 2010 216 euro.

La situazione in Toscana Negli ultimi 5 anni, il costo dell'acqua non ha fatto che aumentare in Toscana: +38,1% di media a fronte di un incremento su scala nazionale del +24,5%. Tariffe fuori controllo a Massa Carrara (+64,3%) e incrementi a due cifre ovunque: Lucca (+27,2%), Arezzo e Livorno (+28,1%), Firenze, Pistoia e Prato (+34,7%), Grosseto e Siena (+38,9%), Pisa (+39,4%). Aumenti importanti anche nell'ultimo anno: nel 2011 rispetto al 2010, le tariffe sono cresciute su base nazionale in media del 5,8%, in Toscana addirittura del 6,4%. Incrementi maggiori a Grosseto e Siena (+8,3%). Non solo in Toscana, ma a livello nazionale, Firenze, Pistoia e Prato sono le città in cui l'acqua per uso domestico costa di più, con una spesa media annua di 474euro, ben 217euro in più di quanto la si paga a Lucca, città in cui il servizio costa meno a livello regionale, addirittura 364euro in più di quanto la si paga a Isernia, città in cui il servizio costa meno a livello nazionale.

L’indagine annuale di prezzi e tariffe L'annuale indagine realizzata dall'Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva si evidenza come in un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 290euro per il servizio idrico integrato. L'indagine e' stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia, relativamente all'anno 2011. L'attenzione si e' focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%.
 
Caro bollette In generale, il caro bollette viaggia piu' spedito al Centro (+34,3% rispetto al 2007, +6,2% rispetto al 2010). Seguono le regioni del Nord (+25,6% rispetto al 2007, +6,7% rispetto al 2010) e il Sud (+14,1% rispetto al 2007, +3,2 rispetto al 2010). A livello nazionale, a fronte di una spesa media annua pari a 290euro, in Toscana il servizio idrico integrato ha costi molto superiori (431euro), risultando la regione più cara d'Italia, seguita da Marche, (379euro), Umbria (371euro) ed Emilia Romagna (369euro). Inoltre, oltre Firenze, Pistoia, Prato, anche Arezzo, Grosseto, Siena, Livorno figurano tra le 10 città dove il servizio costa di più a livello nazionale.