Interventi chirurgici entro 90 giorni. E’ la novità che dal 1 febbraio riguarda tutti gli ospedali della Toscana che garantiscono gli interventi entro 90 giorni. Se così non sarà, il cittadino ha a disposizione un numero verde – 800.55.60.60 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15)- a cui rivolgersi per veder rispettato questo diritto.


Le nuove procedure – Se nell’arco di una settimana neppure gli operatori del numero verde saranno in grado di trovare una soluzione, nel pubblico o nel privato accreditato, a quel punto il cittadino potrà andare ad operarsi dove vuole e la Regione lo rimborserà in base alle tariffe regionali. E’ entrata in vigore ieri la delibera 638 del luglio 2009, dal titolo “Direttiva della gestione unica delle liste degli interventi chirurgici e dei tempi massimi di attesa in regime istituzionale sia ordinario che libero-professionale. Tutela del diritto di accesso dell’assistito”: quella che, appunto, istituisce la li sta di attesa unica per gli interventi sia in intramoenia che in regime ordinario, e il numero verde a cui tutti possono rivolgersi. L’avvio del nuovo regime non è stato uniforme in tutte le aziende. Le aziende stanno lavorando tutte per garantire questi principi. Ogni azienda ha istituito un Ufficio di programmazione chirurgica, alle dirette dipendenze del direttore sanitario, che ha il compito di unificare le varie liste di attesa provenienti dai reparti e compilare la lista unica. Tra le aziende ancora indietro, ci sono Careggi e Massa, che sta ristrutturando l’ufficio. Ma altre, per esempio la Asl 10 di Firenze, sono già partite. Quanto al “pregresso” (cioè gli interventi richiesti prima del 1° febbraio), l’assessore regionale alla sanità EnricoRossi chiarisce che “dovrà essere ‘lavorato’ secondo un piano che riduca l’attesa. Entro giugno, al più tardi entro la fine dell’anno, tutte le richieste di interventi dovranno essere smaltite”.


Firenze