Parte in Toscana un piano straordinario di campionamenti su latte, uova, carne di maiale e pollame. I controlli inizieranno la prossima settimana, e saranno le Asl a fare i campionamenti straordinari. “In Toscana abbiamo sempre fatto tutti i controlli di routine, e anche controlli supplementari – ha ricordato l’assessore regionale Daniela Scaramuccia -, ora faremo anche i campionamenti straordinari chiesti dal ministro. Vogliamo che i cittadini possano sentirsi tranquilli”. Per la prossima settimana intanto è fissato anche un altro incontro tra ministro e Regioni sul tema dei mangimi, per discutere un programma suppletivo di 6 mesi da aggiungere al Piano nazionale alimentazione animali.


I campionamenti – I controlli avvengono tramite campionamenti effettuati dai servizi veterinari negli allevamenti su carni, latte, uova, miele e sui mangimi. Nei mattatoi i campionamenti vengono fatti sui muscoli delle carcasse macellate. Rispetto alle indicazioni nazionali,  in Toscana sono stati anche attivati piani regionali specifici per la ricerca di diossina e Pcb su alcune matrici alimentari, come il latte ovicaprino. Nei mangimifici verrano invece fatti campionamenti su mangimi e materie prime considerate più a rischio di contaminazione, come i grassi animali e vegetali.


Allarme diossina – Il ministro Fazio sottolinea che dai controlli effettuati finora in Italia non è risultata alcuna positività alla diossina. Anche  Coldiretti rassicura i consumatori sulla sicurezza di uova, latte e carni toscane  “il sistema di rintracciabilità – dichiara Roberto Maddè, Direttore di Coldiretti Toscana  – fornisce indicazioni precise sulla provenienza del prodotto”. Diverso è il discorso per gli altri prodotti inquinati dalla diossina. La Toscana infatti importa dalla Germania quantitativi significativi i di  maiali vivi da macellare e di carne suina, ma anche di latte e derivati.  I 700 mila quintali di latte bovino prodotti nella nostra regione e commercializzati in gran parte come latte fresco, infatti, vengono integrati con forti quantità di prodotti di importazione. Ogni anno sono  tra latte, latticini e formaggi, approdano sul mercato toscano arrivano circa 1 milione di quintali di prodotto per un totale di oltre 2 milioni di quintali di  latte equivalente, la metà dei quali (1.100.000 circa) è di provenienza tedesca. La Germania guida come leader assoluta la hit delle importazioni, seguita, ma con un enorme distacco, da Polonia (da cui arrivano ogni anno oltre 300 mila quintali di latte equivalente) e Austria (che fornisce meno di 150 mila quintali di latte equivalente). E l’allarme che lancia la Coldiretti riguarda proprio i molti prodotti di importazione che finiscono nel piatto del consumatore in modo subdolo e anonimo.


Firenze

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