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FIRENZE – In Toscana, nel 2021, il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe ha fatto registrare complessivamente un -11,4%, accentuando in modo significativo la contrazione rilevata a livello nazionale.

È quanto emerge dal Barometro del Credito alle Famiglie (fonte: Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif) secondo cui l’anno appena concluso ha visto una graduale ripresa dell’economia dopo l’instabilità causata dalla pandemia, questo ha contribuito al significativo aumento della propensione degli italiani a richiedere un prestito. Per quanto riguarda i mutui, invece, il 2021 si conferma un anno molto particolare, con le richieste in calo ma importi erogati in aumento.

In tendenza con la dinamica complessiva, le province dove si registrano contrazioni minori sono Prato con un -1,0%, seguita a poca distanza da Pistoia la cui contrazione è stata del -1,6%. Più marcato il calo che si registra a Livorno (-8,4%) e Pisa (-8,9%). A fronte di una contrazione pari a -13,1% che si registra a Firenze, le province con la flessione più accentuata sono Massa Carrara (-19,1%), Siena (-15,8%) e Arezzo (-14,7%).

Relativamente agli importi medi richiesti, rispetto al 2020 in Toscana si registra un valore medio pari a 141.236 euro, lievemente al di sopra del dato nazionale. La provincia di Firenze guida la classifica regionale, con 154.955 euro mediamente richiesti, seguita da Lucca (147.667 euro) e Prato (147.111 euro). Il valore medio più contenuto, al contrario, è quello richiesto nella provincia di Arezzo, con 118.333 euro.

Per quanto riguarda il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, spese mediche, ecc.), la Toscana segna un +27,7% complessivo. Nelle province di Firenze e Arezzo si registrano gli incrementi maggiori, rispettivamente con +31,8% e +31,1%, che precedono Grosseto (+29,6%) e Siena (+28,3%). Pistoia invece registra una crescita che si assesta al +27,9%.

In termini di importo richiesto, invece, la media per i prestiti finalizzati in regione è stata pari a 6.754 euro, leggermente superiore alla media nazionale. Con 7.390 euro richiesti, Pisa è la provincia in cui si rileva l’importo medio più consistente, seguita da Lucca, dove il valore si è assestato a 7.266, e da Prato, con 7.141 euro. L’importo medio più contenuto, invece, è stato registrato a Livorno, con 5.816 euro.

Anche per i prestiti personali, la regione ha fatto registrare una crescita complessiva delle richieste rilevate del +9,2%. In Regione, tutte le province segnano un incremento ma la crescita più accentuata si registra a Siena (+14,9%) e Grosseto (+14,0%). Tutte le altre province hanno registrato un aumento che si attesta sotto il 13%, con Prato che si caratterizza per la variazione più contenuta (+2,6%).

Infine, per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, Lucca si è posizionata al primo posto in regione con 13.157 euro, seguita da Livorno (12.990 euro) e da Pisa (12.890 euro). A Firenze il valore medio si è attestato a 12.676 euro. L’importo medio più basso si registra nella provincia di Pistoia, con 12.367 Euro.

Il quadro nazionale

Nel 2021 si registra un incremento del +7,1% delle richieste di prestiti personali e del +36,1% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi; a fronte di una lieve flessione, pari a -0,2%, rispetto al 2020, per le richieste di mutui e surroghe, con queste ultime che hanno determinato la performance negativa del comparto.

Il 2021 si è caratterizzato per un andamento contrastato degli importi medi richiesti, che per i mutui immobiliari si sono attestati a 139.110 Euro (in crescita del +4,1% rispetto all’anno precedente), a fronte dei 12.909 Euro dei prestiti personali (+3,3%). In calo, invece, del -6,8% il valore dei prestiti personali richiesti, che si attesta a 6.249 Euro

Nell’anno appena concluso le richieste di prestiti da parte delle famiglie hanno fatto registrare un balzo significativo rispetto al 2020, quando la diffusione della pandemia aveva indotto le famiglie ad adottare un atteggiamento estremamente cauto e a posticipare o addirittura cancellare molti impegni di spesa. È però importante segnalare come il saldo sia positivo anche rispetto al 2019, con una crescita pari a +1,8% a livello nazionale. Le richieste di mutui, invece, scontano in particolare la costante contrazione delle surroghe a causa del fisiologico esaurimento dei contratti in essere per i quali risulta ancora vantaggiosa la rottamazione.