FIRENZE – In Toscana i reati di criminalità organizzata e in materia tributaria crescono in doppia cifra: i primi del 26%, gli altri del 27%.
Fenomeno preoccupante e sottolineato procuratore generale della Corte d’appello di Firenze Ettore Squillace Greco, in occasione dell’apertura dell’Anno giudiziario regionale. Sale a 58 il numero di fascicoli aperti per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, contro i 41 del periodo precedente. “Gli ingenti sequestri effettuati rappresentano una conferma dell’importanza de porto di Livorno per il traffico internazionale di droga — ha detto il procuratore generale —. La Guardia di Finanza con l’Agenzia delle Dogane, solo nei primi nove mesi del 2023 ha sequestrato circa mezza tonnellata di cocaina”. Il piccolo spaccio è “gestito da stranieri in particolare di origine maghrebina che hanno un ruolo predominante non solo per l’eroina ma anche per i derivati di cannabis e cocaina”.
Più in generale, “si può dire che in Toscana sono proprio africani (tunisini, marocchini, nigeriani, senegalesi) e albanesi, i gruppi criminali che occupano buona parte del mercato della droga. Essi coprono settori che vanno dal livello di traffico medio – alto, allo spaccio di piazza”.
Alcune recenti vicende processuali, ha aggiunto Squillace Greco, “confermano come la criminalità albanese, anche in Toscana, faccia spesso ricorso ad incensurati per custodire la droga e prendere in locazione, anche con falso nome, immobili posti a distanza dai luoghi ove ha basi operative, per poi usare tali immobili come depositi di stupefacente”.
Tra gli altri reati segnalati, crescono i furti (più 11,14%) e le rapine (più 30%). In flessione le indagini sui colpi messi a segno nelle abitazione, che passano da 1.400 del precedente periodo alle attuali 772 con una diminuzione pari al 44%. In preoccupante aumento anche gli omicidi volontari (25,45%) e le violenze di genere. Sono in aumento gli episodi di violenze sessuali (7,31%) e maltrattamenti (3,05%), mentre è stabile lo stalking (0,89%).