FIRENZE – Secondo dati della Flc-Cgil regionale, aggiornati all’11 settembre, a fronte di 1.413 assunti in ruolo, che sono meno del 60% dei 2.367 posti assegnati su una disponibilità totale di 3.549 posti, nei due turni di ‘graduatorie provinciali supplenze’ sono stati assegnati 15.314 contratti a tempo determinato, oltre dieci volte il contingente assunto, con un aumento di 1.168 precari rispetto all’anno precedente.
Questo vuol dire che aumenta il numero degli insegnanti precari in Toscana. Nel dettaglio, si contano 4.104 precari nella secondaria, 2.833 nell’infanzia, 1.219 nella primaria, e 8.377 supplenti di sostegno in tutti gli ordini di scuola. “Se è vero che si potranno fare immissioni in ruolo fino al 31 dicembre prossimo, esclusivamente per il concorso Pnrr – ha detto Pasquale Cuomo, segretario generale della Flc-Cgil Toscana -, è altrettanto vero che i percorsi di reclutamento sono ancora tanti, con moltissimi candidati. Per di più, è stata profondamente ingiusta e beffarda la scelta di poter assumere gli idonei del Concorso ordinario 2020 in coda ai vincitori del Concorso 2023 Pnrr.
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Queste scelte di contingentare i posti e invertire gli ordini di preferenza hanno portato al risultato di un aumento della precarietà”. Per quanto riguarda il personale Ata in Toscana, sono stati assunti 139 amministrativi su 403 disponibilità, 39 tecnici su 205 disponibilità, 463 collaboratori scolastici su 1.463 e 79 posti concessi su 154 per l’elevata qualificazione, per un totale di 620 assunzioni su 2.081 posti disponibili. L’Usr Toscana ha autorizzato 1.012 supplenti Ata in deroga, ma per la Flc-Cgil è “un numero che andrebbe raddoppiato per assicurare la sicurezza nelle scuole e per distribuire l’enorme carico di lavoro delle segreterie scolastiche”.