La Toscana del mondo del lavoro ancora non vede la luce in fondo al tunnel (leggi). E se è vero che nel primo trimestre 2013 verranno assunti circa 15mila lavoratori, il saldo rimarrà negativo. I lavoratori in uscita, infatti, saranno 15.100, con un saldo che farà registrare il segno meno per circa 100 unità. Ad illustrare un quadro ancora fortemente a tinte scure l'indagine Excelsior di Unioncamere.

Le tipologie di nuove assunzioni Secondo l’analisi i lavoratori dipendenti saranno 9.110, a cui si aggiungeranno circa 2.200 contratti in somministrazione, poco più di 1.800 contratti di collaborazione a progetto e 1.900 contratti relativi ad altre modalità di lavoro indipendente. In sostanza il quadro economico di riferimento è ancora così debole che le aziende devono rivedere le proprie stime occupazionali a ribasso. A lanciare l’allarme di questa situazione direttamente il presidente di Unioncamere Toscana Vasco Galgani. «I programmi occupazionali delle imprese toscane si inseriscono in un contesto economico ancora difficile, che spesso costringe le aziende a rivedere al ribasso il numero dei dipendenti o comunque delle risorse umane. Si vede chiaramente dall'ampio ricorso alla cassa integrazione guadagni, in crescita del 21,5% nel trimestre settembre-novembre 2012 rispetto al 2011».

Cuochi e camerieri i più ricercati Le figure professionali più richieste, in cui si concentra, però, poco più del 40% delle assunzioni previste, sono i cuochi, camerieri e professioni simili, seguite da commessi e personale delle attività commerciali. I lavoratori dipendenti si concentreranno per il 71% nel settore dei servizi e per il 64% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; nel 62% dei casi i neoassunti saranno in possesso di un'esperienza lavorativa nella professione o nello stesso settore, il 26% avranno meno di 30 anni e in 15 casi su 100 le imprese (in lieve calo rispetto al 16% di fine 2012) prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.

Valorizzare il capitale umano «In questo momento, il tema portante resta quello della qualificazione del capitale umano – ha spiegato Galgani – per cui non farebbero male incentivi alle imprese che assumono, per ovviare al problema dei falsi lavoratori autonomi, spesso celati dietro collaborazioni e incarichi a professionisti, che secondo la nostra indagine aumenteranno nei primi tre mesi dell'anno». Le assunzioni programmate in Toscana riguardano per il 50% laureati e diplomati, quasi 1.400 figure in possesso della qualifica professionale (in calo rispetto al trimestre precedente) e circa 3.200 risorse alle quali non verra' richiesta una preparazione scolastica specifica.