Oltre 123mila immobili “fantasma” presenti in Toscana.  Lo rende noto Legambiente Toscana – che ha elaborato i dati dell’ultimo rapporto, aggiornato al 30 aprile, dell’ Agenzia del territorio.


La classifica regionale – Per “immobile fantasma” si intendono quelle strutture non presenti sulle carte catastali o che hanno subito variazioni non denunciate dai proprietari. In testa figura la provincia di Arezzo con 22mila immobili, segue Firenze con circa 17mila , terza la provincia di Grosseto con 16mila. Anche i dati sul consumo suolo, spiega Legambiente, ”non fotografano una situazione “rilassante”.


I numeri – Complessivamente nel 2010 si e’ consumato il 5,6% del suolo regionale pari a circa 1.300 kmq. Tra i dati sui permessi di costruire concessi tra il 1995 ed il 2006 spicca quello per le nuove edificazioni residenziali con oltre 15 milioni di metri quadrati su un totale di quasi 33 milioni di metri quadrati concessi tra ampliamenti e nuove costruzioni”. ”Sono dati da non sottovalutare – commenta Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente e segreteria nazionale Legambiente – cemento che potrebbe nascondere interessi speculativi. Non si sa in quale misura i padroni degli edifici si sottraggano dall’accatastamento solo per non pagare le tasse o perche’ le loro costruzioni sono anche abusive. Una dato e’ certo – conclude Gentili -: dai rilievi fotografici sono emersi immobili fantasma, o meglio particelle catastali di terreno ‘a rischio’, dislocate su tutto il territorio toscano. E’ necessario tenere alta la guardia, monitorare quello che succede sul territorio e puntare sempre di piu’ ad uno sviluppo moderno e attento all’innovazione energetica e tecnologica, che abbia al centro il recupero del patrimonio edilizio esistente”.


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