Nel terzo anniversario della scomparsa del calciatore Davide Astori, capitano della Fiorentina, morto il 4 marzo del 2018 per cardiomiopatia aritmogena, Wimbledon – Associazione di Promozione Sociale dona a Geca Onlus in sostegno della ricerca per combattere questo male.

La volontà è quella di sensibilizzare e diffondere nella comunità che segue La città dei lettori – calendario di iniziative dedicate al libro e alla letteratura – le buone pratiche collettive attraverso i canali della cultura, per un futuro sostenibile e solidale.

La Cardiomiopatia Artimogena del Ventricolo Destro è una malattia genetica del cuore: principale causa di morte improvvisa nello sport, non esiste ancora una terapia, ma ora un farmaco potrebbe riuscire a curarla. Il Laboratorio di Genetica Umana Molecolare dell’Università di Padova è infatti recentemente riuscito a bloccare il meccanismo molecolare che provoca la malattia e le aritmie maligne. Ora occorrono altri fondi per testare il farmaco su modelli animali e arrivare alla sperimentazione sull’uomo, fino all’uso terapeutico su larga scala. Per questo motivo su Rete del Dono (#Cuorematto) è partita una raccolta fondi. L’obiettivo è quello di raccogliere i 200 mila euro.

Ametrano: «Wimbledon vuole sensibilizzare tutto il suo pubblico alle buone pratiche»

«Wimbledon APS, con il suo progetto La città dei lettori, ha sempre ritenuto importante non fermare il suo percorso alla ‘cultura come evento letterario’ ma ha da sempre promosso buone pratiche. Oggi aggiungiamo alle nostre attività la volontà di sostenere la ricerca scientifica – dice Gabriele Ametrano, direttore del progetto e presidente dell’associazione – Dall’edizione 2021 Wimbledon APS s’impegnerà a devolvere a GECA Onlus parte del ricavato del suo crowdfunding annuale a sostegno del Festival La città dei lettori. Geca Onlus (Giovani e cuore aritmico Onlus) lotta contro una malattia di origine genetica, la Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro, aiutando con le proprie iniziative la ricerca e l’attività di assistenza, allargando il proprio sostegno anche alle altre patologie aritmiche. Un supporto fondamentale, che tocca da vicino i ragazzi ma anche grandi atleti come Davide Astori. Proprio ricordando il giocatore della Fiorentina, a tre anni dalla sua scomparsa, Wimbledon vuole sensibilizzare tutto il suo pubblico alle buone pratiche. Con questa sensibile novità verso la ricerca scientifica – che si aggiunge all’abbattimento delle emissioni di CO2 piantando insieme a Treedom la “Foresta della Città dei Lettori, all’aver fatto diventare il nostro appuntamento il primo festival letterario Plastic Free e all’annuale sostegno alle attività solidali di Busajo Onlus per l’educazione e l’avviamento al lavoro dei ragazzi di strada di Soddo in Etiopia – vogliamo che la cultura aiuti a guardare il mondo con occhi diversi, per migliorare il nostro tempo e avviare i nostri passi ma anche quelli del nostro pubblico verso un futuro sostenibile e solidale».

 

 

 

La displasia aritmogena del ventricolo destro o cardiomiopatia aritmogena (in una sigla: Arvd/c) è ereditaria, colpisce una persona su cinquemila e non esiste al momento una terapia. Provoca aritmie ventricolari e nei casi più gravi arresti cardiaci talvolta fatali. Lo sport, specie a livello agonistico, scatena il male, per questo colpisce gli atleti. Sono i casi più noti ma non gli unici.