Si recavano in palestra, a fare footing o commissioni personali, tutto durante l’orario di lavoro. Per questo risultano indagati due agenti della Polizia Stradale di Prato accusati di truffa ai danni dello Stato, falso ideologico e peculato. Uno di loro avrebbe fatto anche un secondo lavoro, pure questo durante il servizio. Stamani sono state perquisite le abitazioni e gli uffici dei due agenti, di 47 e 50 anni, un ispettore capo e un assistente capo, che sono stati momentaneamente trasferiti ad altro ufficio.
Intercettazioni e appostamenti Secondo le indagini, i due si allontanavano costantemente dal luogo di lavoro per svolgere attività personali, talvolta, per uno di loro si trattava anche di attività retribuite. In alcuni casi durante le assenze gli agenti avrebbero segnato di aver fatto ore di straordinario in servizio. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile nel mese di marzo e coordinate dal Sostituto Procuratore Antonio Sangermano, hanno permesso di scoprire i due attraverso intercettazioni ed appostamenti. Una prima segnalazione, anche se la circostanza non viene confermata, potrebbe essere partita proprio dagli uffici della polizia stradale.