Tre celebri chef stellati ai fornelli e le eccellenze enogastronomiche italiane per una sera al servizio dei bambini. Quelli affetti da retinoblastoma. E’ “In fondo ai tuoi occhi” la serata di beneficenza in programma l’8 giugno a Firenze, nella cornice di Palazzo Guicciardini.

L’iniziativa La serata avrà come tema le eccellenze enogastronomiche italiane interpretate da tre giovani chef Marco Stabile del ristorante Ora d'Aria di Firenze, Cristiano Tomei dell'Imbuto di Viareggio (Lu) e Filippo Saporito della Leggenda dei Frati di Castellina in Chianti (Si).  La serata è aperta a tutti su prenotazione. Per Info e prenotazioni 347 3400198
 
Il ricavato della serata andrà al reparto di Oftalmologia dell'ospedale Le Scotte di Siena per la cura e la lotta del retinoblastoma, un tumore dell'occhio che colpisce i bambini da zero a tre anni. Siena, grazie al lavoro della dottoressa Doris Hadjistilianou e del suo gruppo con la dottoressa Sonia De Francesco, è diventato un centro di eccellenza nazionale e di riferimento a livello europeo. Il retiblastoma è un tumore che non si può operare ma si può curare. Se si riesce a prenderlo in tempo i bambini hanno una buona probabilità di condurre una vita normale. E per intervenire con sempre maggiore anticipo e curare in maniera incisiva, sono necessari fondi per l'acquisto i nuovi strumenti sempre più sofisticati. La serata dell'8 giugno ha proprio questo scopo, reperire fondi da destinare a nuove tecnologie. Durante la serata sarà battuta un'asta di vini curata  dall'associazione Aset.
 
Il retinoblastoma Si presenta come una macchia bianca nella pupilla ma può togliere la vista ad un bambino. Se scoperto molto tardi, può portare all’asportazione dell’occhio o, in casi molto avanzati, anche a pericolo di vita. Si tratta del retinoblastoma ed è il tumore più frequente in età pediatrica. Proprio al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, per la prima volta in Italia, è stato messo a punto il protocollo di diagnosi e terapia della malattia. Il protocollo tiene conto dell’esperienza del Centro di riferimento per il retinoblastoma, affidato alla dottoressa Theodora (Doris) Hadjistilianou che porta avanti un filone di ricerca nato a Siena negli anni ‘50 con il professor Renato Frezzotti.
 
La terapia La fase più importante della terapia è la prevenzione. Controlli per evitare di intervenire quando ormai è troppo tardi, se si osserva nella pupilla una macchia bianca o un’alterazione del suo colore normale è indispensabile un’immediata visita dall’oculista. A parte questo a Siena è stata messa a punto la prima cura italiana per il retinoblastoma. L’importante risultato è stato realizzato grazie alla collaborazione della dottoressa Doris Hadjistilianou, responsabile del centro retinoblastoma dell’U.O.C. Oculistica, e del dottor Carlo Venturi, direttore della Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica del policlinico Santa Maria alle Scotte. «E’ una nuova opportunità terapeutica – spiega Doris Hadjistilianou – che si aggiunge a quelle tradizionali e che può permettere di evitare l’enucleazione dell’occhio attraverso una tecnica di chemiochirurgia, eseguita dal neuroradiologo e che abbiamo studiato presso lo Sloane Kettering Centre di New York».
 
I risultati La nuova cura messa a punto a Siena, ha dimostrato di funziona. Durante la fase sperimentale dello studio in due anni, su 38 bambini trattati, circa il 60% sono guariti, salvando così gli occhi dall’enucleazione. A 6 mesi dalla fine del trattamento si è ottenuta una guarigione dalla malattia in 18 occhi, con il 60 % di successo nel totale dei bambini. Per quanto riguarda i bambini alla prima diagnosi e non sottoposti ad altre terapie la percentuale di guarigione a 6 mesi è di circa il 43%. Per quanto riguarda il gruppo di bambini che già si erano sottoposti ad altre terapie senza successo la percentuale di guarigione a 6 mesi sale al 75%.
 
Collaborano all’evento Oltre ai tre chef hanno già dato la loro disponibilità alla fornitura di materie prime, Fipe e Confcommercio Toscana, i Consorzi Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino e Vernaccia di San Gimignano, il Consorzio Olio extravergine toscano Igp e quello della Mozzarella di Bufala Campana, pastificio Martelli, Antica Macelleria Falorni, Maison Encry e l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.  Hanno contribuito: Pharmaguida, Chiantibanca.
 

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