Le chiese e gli istituti religiosi sono gli obiettivi preferiti dai ladri perché vulnerabili, ma il numeri dei furti è in netto calo. Secondo i dati diffusi dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, nel 2013 i colpi sono diminuiti del 22% rispetto all’anno precedente. «Il trend dei furti è in diminuzione da qualche anno, ed è verosimilmente legato ad una leggera battuta d’arresto del mercato – ha detto Lanfranco Disibio, comandante del nucleo Tpc di Firenze – Prevalentemente sono stati consumati ai danni di chiese – ha aggiunto – poiché sono sprovviste di adeguate misure di sicurezza e quindi più vulnerabili». I colpi messi a segno nelle chiese sono stati il 37% del totale.
Recuperati beni del valore di oltre un milione di euro Sempre nel 2013 i carabinieri del nucleo Tpc di Firenze, competente per Toscana e Umbria, hanno recuperato 153 beni d’arte per un valore stimato di oltre un milione di euro e denunciato 38 persone. Sequestrati 208 reperti archeologici del valore oltre 300.000 euro e un’opera pittorica contraffatta che immessa sul mercato come autentica avrebbe fruttato un guadagno di circa 20.000 euro. Controllati complessivamente 41 tra musei, biblioteche e archivi, 42 aree archeologiche, 71 aree soggetti a vincoli paesaggistici, 325 tra antiquari, commercianti case d’asta, 38 mercati e fiere regionali, 1.048 fotografie di beni d’arte. Tra i beni recuperati più pregiati, una stauroteca in argento risalente al XII secolo, rubata negli anni ’70 in una chiesa di San Giovanni Rotondo (Foggia); un quadro di Giorgio De Chirico, intitolato ‘La mitologia nella danza dello scarabeo sacro’ rubato nel 1990 a Roma in un’abitazione privata; una croce del XVI secolo, detta ‘del Brandano’, rubata dalla sagrestia della chiesa di Santa Maria di Provenzano a Siena; due angeli cerofori del XVIII secolo