Alla vigilia del mondiale ho reso noto il mio personale pronostico. Disatteso, come spesso mi capita. Però, se guardiamo la griglia dei quarti di finale, si nota come all’appello manchino solo Spagna e Italia. Non a caso, le due grandi deluse della manifestazione. Uruguay e Portogallo potevano starci, alla vigilia. Invece entrano la sorprendente Colombia, e il nemmeno tanto sorprendente Belgio.
Un sei meno meno, forse, quella previsione lo strappa.
Provo adesso a tracciare una squadra ideale, dopo che si sono chiusi anche gli ottavi, e rimangono in pista le migliori otto del mondo. E’ una squadra (come spesso succede in questi casi) molto discutibile, molto offensiva e molto illogica. La schiero con il 3-4-3. Mancherà senz’altro di equilibrio e forse di buonsenso, ma è una scelta obbligata per fare più posto possibile ai giocatori d’attacco.
In porta Neuer. Senza dubbio. Il portiere più bravo e più sicuro del mondo, attualmente.
Difesa a tre con Varane e Garay sicuri. Il terzo è Thiago Silva, che non ha fatto stravedere, ma tra averlo e non averlo, c’è la sua differenza. Tra i più giovani, non mi è dispiaciuto il ragazzo dell’Uruguay, Gimenez.
I due esterni saranno Di Maria e Cuadrado. Dovranno lavorare moltissimo per supportare la squadra, ma non potevo lasciarli fuori. A centrocampo, Pogba e Schweinsteiger: il primo è destinato a diventare un fuoriclasse assoluto, il secondo ruba meno l’occhio, ma un fuoriclasse assoluto lo è già. Ci starebbe qualche cileno, ma i migliori sono questi due.
I tre davanti sono Messi e Robben (imprescindibili). La terza e ultima maglia se la litigano James Rodriguez e Neymar. Con preferenza a quest’ultimo. Muller e Alexis Sanchez potrebbero avere da ridire, ma le scelte sono queste.
Squadra senza un centravanti testuale, ma con tanta roba da esibire.
L’allenatore è una lotta durissima tra Van Gaal, Deschamps e Pekerman. Con netta preferenza per l’olandese.