Missione politica per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, braccio destro del Premier Renzi, che ha il mandato esplorativo di valutare a trecentosessanta gradi le candidature possibili per il Pd in vista delle prossime amministrative del pre estate 2016 che vedrà al centro della scena piazze fondamentali come Milano, Napoli e da qualche giorno anche a Roma. O meglio sulla Capitale pende il possibile ritiro delle dimissioni di Ignazio Marino, che da primo cittadino ha venti giorni di tempo, ovvero fino al prossimo 2 novembre, per valutare se il suo addio dal Campidoglio è definitivo, o può cercarsi una nuova maggioranza all’interno dell’assemblea capitolina. Lotti ha il compito, attraverso il Premier, di valutare fino in fondo le intenzioni dell’ex primario medico negli Stati Uniti, scegliere un eventuale candidato per il Pd, ed in questo senso si è fatto anche il nome dell’attuale ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, aretina di nascita, ma romana di acquisizione visto la sua esperienza da avvocato proprio nel capoluogo di regione laziale, e capire quando collocare la data per le amministrative.
Biagiotti bis a Sesto? Proprio Lotti starebbe seriamente pensando di proporre la seconda domenica di giugno, il 12, per far si che ci sia più tempo possibile per scegliere il nome giusto per il Partito democratico. Ma le prossime elezioni amministrative vedranno anche alcune piazze rinnovare i propri sindaci in Toscana. Fra le città più importanti Grosseto ma anche, a sorpresa, visto la decadenza anticipata lo scorso fine luglio, Sesto fiorentino, dove è in carica, al posto della dimissionata Sara Biagiotti, un commissario prefettizio che sta portando avanti le procedure di base amministrative, in vista del prossimo voto, fissato appunto insieme ad altre città, nella prima parte del 2016. Sembrava fino a pochi giorni fa che non ci fosse spazio per una possibile ricandidatura a primo cittadino di Biagiotti, dopo che quest’ultima si era riproposta nonostante la sfiducia ricevuta da ben otto consiglieri Pd della maggioranza, ed invece nelle ultime ore un pezzo importante del partito che ha la maggioranza dei voti non solo in Toscana, ma proprio a Sesto Fiorentino, ha riacceso le speranze per una delle responsabili del comitato elettorale di Renzi quando quest’ultimo sfidò Pierluigi Bersani come candidato a segretario del Pd nel 2013. «La Biagiotti è già stata votata sindaco a Sesto Fiorentino e se si volesse ricandidare a quella carica, non vedo perché non lo potrebbe fare – ha dichiarato il responsabile enti locali del Pd della Toscana Stefano Bruzzesi– Era stata eletta non dal partito ma dai cittadini quindi secondo me ci si scorda spesso, fra cui i consiglieri del consiglio comunale di Sesto fiorentino, che tanti concittadini avevano dato fiducia alla Biagiotti. Avrei gestito la cosa in maniera diversa. Lì èandato in corto circuito un sistema: ciascuna delle parti ha sempre pensato di poter andare avanti, pensando che la controparte avrebbe fatto un passo indietro e poi alla fine i passi indietro entrambi i contendenti si sono resi conto che non potevano farlo».