FIRENZE – Nel 2021 i reati informatici in Toscana sono aumentati complessivamente del 40% rispetto all’anno precedente. E’ quanto risulta dal bilancio annuale diffuso dalla Polizia postale.
L’incremento, spiega Alessandra Belardinelli, dirigente della Polposta Toscana, «è dovuto a un uso sconsiderato del web, dovuto al fatto che negli ultimi due anni si è stati costretti a vivere una vita virtuale» a causa della pandemia.
13 arresti per pedopornografia
Sul fronte del contrasto alla pedopornografia, nel 2021 in Toscana sono stati trattati dalla Polposta 175 casi, con 95 persone indagate e 13 arrestate. Eseguite anche 67 perquisizioni che hanno portato al sequestrato di 36.747 Gb di materiale. Tra le indagini citate nel bilancio dell’attività 2021, quella che ha portato alla denuncia di tre minori, accusati di bullismo e di atti persecutori verso tre compagne di classe. In un altro caso, un 15enne è stato denunciato con l’accusa di aver costretto una 12enne a realizzare foto e video a carattere sessualmente esplicito. Un uomo residente a Firenze è stato poi arrestato con l’accusa di adescare ragazzine minorenni sui social, fingendosi un adolescente.
62 denunciatiper furto di dati personali
Sul fronte del contrasto ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire dati personali e bancari dalla rete, nel 2021 in Toscana sono state arrestate 2 persone e 62 sono state denunciate. Per quanto riguarda le attività di sensibilizzazione a un uso corretto della rete, nel 2021 il progetto della Polposta ‘Una vita da social’ ha coinvolto circa 3.0000 studenti toscani. L’attività è proseguita anche con videoconferenze.