SIENA – Per l’ultimo saluto a Yuleisi Manyoma erano in 150. Nutrita la rappresentanza sudamericana, ma anche colleghi di lavoro.
Tutti ancora provati da una morte, quella della 33enne colombiana, che resta avvolta nel mistero. Il compagno, che continua a sostenere la tesi dell’incidente per il colpo di fucile fatale alla donna, resta in carcere. La prossima settimana potrebbero arrivare i risultati degli esami balistici. Nella basilica dell’Osservanza tanti palloncini rossi per dire a Giulia, come era conosciuta a Siena. Simbolo per eccellenza della violenza contro le donne.