Dalle terre di Siena potrebbe arrivare il via libera alla sospensione dell’Imu per la prima casa. Il Consiglio dei ministririunito ieriha esaminato il decreto legge che rinvia il pagamento dell'acconto Imu a settembre ma l'approvazione avverrà solo nei prossimi giorni. E in serata il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni intervenendo nella trasmissione “Otto e mezzo” ha spiegato che«su Imu e Cig abbiamo preso l'impegno a chiudere entro la prossima riunione del Consiglio dei ministri: può essere anche domenica nell'ambito di questo ritiro spirituale che dobbiamo fare» (leggi).
Capannoni e negozi pagheranno a giugno «Gli esercizi commerciali, ma anche i capannoni industriali e gli alberghi pagheranno la rata di giugno dell'Imu» ha poi aggiunto il ministro chiarendo che il provvedimento riguarderebbe solo la prima casa e spiegando che «ci sono alcune cose che stiamo esaminando che riguardano per esempio certi immobili agricoli utilizzati come abitazione anche se fanno parte di impresa agricola». E' proprio questo tema ad aver richiesto il rinvio dell'ok al decreto «perché servivano dati precisi».
Le novità L'acconto Imu di giugno dovrà prevedere il versamento del 50% dell'imposta dell'anno precedente. A far chiarezza è la Commissione Bilancio che ha approvato ieri sera una norma che modifica sia le modalità di calcolo, che erano state recentemente rese più incerte e complicate, sia il termine entro il quale i comuni potranno deliberare modifiche di aliquote, che viene portato al 16 ottobre. Al momento l'acconto Imu è dovuto da tutti gli immobili ma con molta probabilità l'appuntamento, se il Governo varerà il decreto sul quale si è impegnato, non riguarderà le prime case. Per le altre, però, l'appuntamento sarà ineludibile. La norma approvata ieri a tarda sera modifica i criteri, introdotti nel decreto Pa, che stavano mettendo in difficoltà i Caf nei calcoli. In particolare era prima previsto che i comuni potessero cambiare l'aliquota entro il 16 maggio e che di questo si sarebbe dovuto tener conto già nell'acconto. Una ulteriore modifica di aliquota, poi, sarebbe stata possibile fino al 16 novembre. Ora invece si torna ad un meccanismo semplificato per l'acconto. Dovrà essere pagato a giugno la metà di quanto dovuto nell'anno precedente, per poi – al momento del saldo – calcolare effettivamente l'importo dovuto per l'anno in corso e versare la parte rimanente. In pratica come accadeva già da qualche anno. E' stata poi modificata la data entro la quale i comuni dovranno decidere e pubblicare su un apposito sito le delibere di modifica delle aliquote. La nuova scadenza è stata fissata al 16 ottobre: darà così possibilità alle amministrazioni municipale di verificare l'impatto delle scelte che il governo si accinge a prendere ma consentirà anche ai contribuenti di avere due mesi prima del pagamento del Saldo per effettuare i calcoli di quanto dovuto.
Le reazioni «Non saremo certo noi a dire di no alla sospensione dell’Imu». E’ il commento di Alessandro Cattaneo, presidente facente funzioni dell’Associazione dei Comuni italiani. «Siamo molto preoccupati perché non vorremmo che gli effetti di tale sospensione ricadano sugli amministratori locali e sui Sindaci, già alle prese con la difficile situazione dei bilanci comunali» ha spiegato. «Per i nostri concittadini la sospensione del pagamento della rata di giugno dell’Imu può rappresentare una piccola boccata d’ossigeno; diversa invece è la prospettiva se la cosa la si guarda con l’ottica delle amministrazioni comunali che hanno, proprio nell’Imu, una delle loro principali fonti di entrata». E’ quanto afferma Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno e coordinatore delle ANCI Regionali. «Per questo – sottolinea – nel caso in cui il Consiglio dei Ministri vari la norma sulla sospensione, ci auguriamo fortemente, come amministratori locali, che il Governo sappia garantirci la certezza della contestuale compensazione del gettito, pari a 4 miliardi di euro annui, e l’avvio di un confronto per concordare le eventuali modifiche del quadro normativo con l’obiettivo di arrivare ad assegnare tutta la imposizione fiscale sugli immobili ai Comuni».
La copertura Nel pomeriggio erano stati anticipati i dettagli che chiarivano l'eventuale copertura derivante dal mancato gettito Imu e si era ipotizzato fossero anticipi di Tesoreria e della Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dal Tesoro, a finanziare i Comuni al posto dell'acconto Imu sulla prima casa di giugno. Lo slittamento dell'acconto Imu varrebbe due miliardi, ma tecnicamente non ha bisogno di copertura perché si tratta solo di un rinvio.