«Finalmente il tema dell’IMU e’ arrivato all’attenzione dell’opinione pubblica. Adesso la confusione normativa non deve essere scaricata sui Comuni». Questo il commento di Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’ANCI sul grido di allarme lanciato dai CAAF che chiedono uno slittamento dei pagamenti IMU di giugno.
 
Un’imposta che non convince «Il modo in cui l’IMU e’ stata anticipata al 2012 – aggiunge – non ci ha mai convinto. Un’imposta che doveva diventare il maggiore sostegno alle funzioni dei Comuni si e’ trasformata in un’imposta statale ed ai sindaci spetta solo il compito di metterci la faccia dovendo alzare le aliquote per rispettare un patto di stabilità che non ha senso.I Comuni sono preoccupatissimi per quello che sta accadendo a causa di un modo di procedere che francamente non si capisce. I Comuni non hanno ancora notizie sul gettito IMU che devono mettere in bilancio e questo – evidenzia il Presidente Delrio – la dice lunga sul labirinto normativo che e’ stato creato e dal quale l’ANCI, da dicembre scorso, sta cercando di uscire».
 
Trattativa con il Governo «Abbiamo avviato una trattativa con il Governo – sottolinea – per aggiustare un po’ di cose e mettere in sicurezza i bilanci. Gli emendamenti che sono stati depositati dai relatori al Senato rispecchiano in parte quanto ci eravamo detti con il Governo. Anche i passi in avanti relativi agli immobili di proprietà comunale o l’accertamento virtuale delle stime IMU rischiano di essere scaricati tutti sui Comuni. Addirittura abbiamo trovato un inasprimento delle sanzioni per chi sfora il patto di stabilità che, oltre che sbagliate, vanno nella direzione opposta a quella che ci eravamo dati; il Governo aveva detto: alleggeriamo il patto e mettiamo delle sanzioni più dure. Ad oggi – spiega Delrio – sembra che sia stata dimenticata la prima parte mentre la seconda e’ stata scritta in modo sbagliato».
 
Appello alle istituzioni «Vorrei fare un ragionamento politico – spiega l’esponente ANCI – e dire ancora una volta al Governo ed al Parlamento che nelle prossime ore dovra’ affrontare questi temi al Senato che i mesi che ci attendono saranno duri per tutte le categorie sociali ed economiche del Paese. Le istituzioni dovrebbero essere messe tutte nelle condizioni di poter svolgere il loro compito soprattutto nelle fasi di emergenza. I Comuni sono le antenne e danno le prime risposte sul territorio, ma se si continua a scaricare addosso ad essi il peso di scelte impopolari e contemporaneamente si riducono tutti gli spazi di autonomia allora il rischio che l’emergenza diventi ingestibile e’ molto alto. Faccio un appello – conclude Delrio – ai relatori ed al Governo: in Commissione si lavori in modo serio, si introducano tutte le modifiche concordate e presentate dall’ANCI, si alleggerisca il peso dell’inefficienza sui Comuni e si riporti l’IMU ad essere l’imposta dei Comuni e non una tassa dello Stato che mortifica i Comuni».
 

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