Artigiani toscani sul piede di guerra contro le banche colpevoli di aver chiuso i rubinetti del credito in un periodo di crisi economica. A tuonare è ArtigianCredito Toscano, il consorzio delle piccole e medie imprese promosso da Cna, Confartigianato e Regione Toscana che proprio quest’oggi, per parole del suo presidente Enrico Rossi, rincara la dose tirando in ballo le centinaia di milioni di euro di prestiti garantiti da Fidi Toscana e che le banche non hanno ancora erogato.
I numeri Nel solo 2011 sarebbero 134 i milioni di euro in meno erogati alle imprese toscane garantite da ArtigianCredito (circa 60mila). Da 678 si è passati a 544 milioni di euro con un decremento che sfiora il 20%. Ancor più eclatanti i dati del primo trimestre 2012 con un’erogazione pari a 95,3 milioni di euro contro i 143,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2011 (-33,5%).
L’appello alle banche del signor rossi Sul suo blog il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi invita ad interventi immediati e iniziative coraggiose per non abbandonare il campo allo scoramento. E mentre la Regione sta lavorando ad un “pacchetto economia” a sostegno delle imprese si fa appello al sistema bancario per non incorre in un collasso.
Mancano all’appello 400 milioni di euro «Senza addentrarci in complesse questioni finanziarie – si legge nel blog -, il sistema bancario italiano ha usufruito in modo assai consistente delle disponibilità messe in campo da Bce, ma poche di queste risorse sono andate alle imprese e alle famiglie. Si è preferito comprare Btp e altri titoli di Stato, ma non si è dato ossigeno all’economia. Ora si deve invertire la rotta. Lo strumento che la Regione Toscana ha a disposizione per contribuire a questo processo è rappresentato da Fidi Toscana, la finanziaria regionale. L’iniziativa che vogliamo intraprendere a favore delle imprese toscane è di mettere a disposizione di Fidi Toscana, la finanziaria regionale, un finanziamento che serva da garanzia per attivare con le Banche uno stock di prestiti in grado di invertire l’attuale tendenza. Confidiamo in una risposta positiva da parte delle Banche. Fino ad oggi Fidi Toscana, con fondi regionali, ha concesso garanzie per ben 1250 milioni di euro, a fronte dei quali le banche hanno effettuato erogazioni per circa 850 milioni. Mancano quindi all’appello circa 400 milioni che attendono di essere finanziati da parte del sistema bancario. Noi chiederemo alle banche di dare adeguate spiegazioni su questa mancata erogazione. Tenendo conto anche che la Regione Toscana ha concordato con loro di alzare i tassi di interesse per adeguarli all’aumento dello spread. La Regione, sempre tramite Fidi, proporrà un accordo alle Banche per garantire nei prossimi mesi erogazioni per ulteriori 400 milioni di euro. Una cifra importante, che può incidere in modo significativo sulla situazione. Infatti, sommando le cifre di quanto già deliberato da Fidi con le nuove disponibilità
si giunge a uno stock di prestiti superiore a 800 milioni, che possono davvero sostenere tutto il sistema economico della Toscana per il 2012».
Si poteva e doveva fare di più «Insomma, dopo aver rivisto a favore delle banche i tassi di interesse – si legge ancora nel blog -, intendiamo rilanciare in forma straordinaria il ruolo di Fidi. Ci aspettiamo risposte chiare e concrete.
Un altro punto su cui vogliamo sollecitare il sistema bancario ad intervenire è la disponibilità della Cassa depositi e prestiti. Nel 2011 l’Istituto ha messo a disposizione del sistema bancario toscano 370 milioni di euro finalizzati ad erogare credito alle piccole e medie imprese. Una somma consistente, utilizzata solo in parte. Infatti solo il 6% del plafond nazionale è stato richiesto dal sistema del credito regionale. Meglio della Toscana hanno fatto sia il Veneto con il 15% che l’Emilia Romagna con l’11. Mi domando dove sta il problema. È poco chiara la ragione per cui le Banche non hanno utilizzato in modo proporzionato rispetto al Veneto e all’Emilia Romagna le risorse disponibili. Infatti il 6% risulta davvero troppo basso per la Toscana. Si poteva e si può fare di più. Come Regione inviteremo ad un confronto le Banche e la Cassa depositi e prestiti, per discutere insieme come migliorare e ampliare la concessione del credito all’economia Toscana».
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