Non solo stage o tirocini, ma anche “imprese di studenti” in grado di preparare i ragazzi al mondo del lavoro sviluppando da una parte senso di responsabilità, spirito di iniziativa e creatività e, dall’altro, smarcare gli insegnanti dalla sola didattica frontale. Prende forma il protocollo sottoscritto da Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Unione delle Province della Toscana e Unioncamere Toscana per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro innovativi e rivolti ad una integrazione, per rispondere alle esigenze del mercato, tra il mondo dell’istruzione e delle imprese. I dettagli sono stati illustrati in conferenza stampa dall’Assessore all’Istruzione della Provincia di Firenze, Giovanni Di Fede, e dal Dirigente provinciale a Lavoro e Istruzione, Alessandro Belisario. «Con questo bando – ha sottolineato Di Fede – si vuole trovare una nuova via per saldare il collegamento tra l'istruzione ed il lavoro, che è andato a deteriorarsi con l'avvento della crisi, non solo economica ma soprattutto sociale. Attraverso l'alternanza scuola/lavoro si vuole creare un percorso di professionalizzazione graduale che permetterà ai diplomandi di inserirsi con minori difficoltà sul mercato del lavoro».
Il bando L’obiettivo del bando, rivolto ai ragazzi che frequentano l’ultimo triennio (in particolar modo ai frequentanti delle classi IV e V), è quello di sviluppare attraverso i progetti percorsi tali da consentire agli studenti over 15 delle scuole superiori del di acquisire conoscenze, abilità e competenze spendibili nel mercato del lavoro. Le risorse a disposizione della Provincia di Firenze – tramite i fondi Fse – sono 432 mila Euro per il triennio 2012-2014 e sono finalizzate a rafforzare questo sistema mettendolo a regime in modo da garantire una omogeneità di sviluppo.
Obiettivi In primo luogo le risorse sono destinate alla formazione di tutor scolastici, aziendali e di rete; queste tre figure aiuteranno gli studenti per far sì che le metodologie utilizzate nell'ambito delle esperienze dell'alternanza siano il più possibile coerenti fra di loro e che soprattutto possano essere "disseminate" quelle buone pratiche che sicuramente si realizzano in alcune situazioni. Il progetto presenta poi ulteriori aspetti di innovazione: da un lato il fatto che si rivolga alla totalità degli Istituti non limitandosi agli Istituti tecnici e professionali, ove per ovvi motivi queste esperienze hanno trovato terreno fertile.
In secondo luogo viene per la prima volta concretizzata la possibilità che, al termine del progetto, gli studenti possano realizzare delle vere e proprie "imprese di studenti" dove col supporto dei tutor possano essere verificate i business plan in modo che le iniziative possano avere una prospettiva reale, produrre un prodotto/servizio e venderlo. Attraverso e-mail, social network, Skype, web-conference saranno in contatto con coetanei di altri Paesi aumentando così le competenze sia linguistiche che informatiche. Il bando è rivolto alle scuole superiori, singolarmente o in rete fra loro e alle agenzie formative accreditate che potranno presentare, entro il prossimo 1° ottobre, dei progetti coordinati del valore di almeno 80.000 euro in modo da favorire le aggregazioni in rete.