rossi-riaceIl modello Riace per i piccoli comuni dell’Appennino per la gestione dei profughi. È a quanto sta pensando il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ieri ha incontrato il sindaco del piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, Domenico Lucano, assieme al presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni, e a una delegazione di amministrazioni locali.

La visita in Calabria Riace è un piccola piccolo comune della Locride famoso per il ritrovamento dei due Bronzi, a distanza di 17 anni dal primo sbarco l’economia locale ha subito un vero e proprio rilancio grazie ai progetti per l’accoglienza e l’integrazione. «Questa visita- ha detto Rossi– ci dà lo stimolo a sperimentare in Toscana qualcosa di analogo, per dare aiuto al ripopolamento di alcuni Comuni, soprattutto quelli dell’Appennino. Ma anche per offrire ai migranti, quelli già riconosciuti come rifugiati o comunque in possesso di un permesso umanitario e quindi regolarizzati per un periodo di tempo lungo,ò riattivare borghi e paesi sia in termini di attività commerciali ma anche di servizi, penso soprattutto alle scuole».

Il modello Riace in Toscana Un’analisi che per Rossi può essere lo spunto per un’azione concreta in Toscana: «Con i sindaci credo ci sia stato un apprezzamento unanime di questa iniziativa che proveremo a mettere in pratica. È un esempio da seguire- ha concluso-, ci riusciremo anche noi». Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, ha ricordato di aver temuto che «in così breve tempo non sarebbe stato possibile illustrare e spiegare il modello. Questa visita dalla Toscana è stata un’iniziativa bellissima. Mi auguro ne siano nati spunti per realizzare anche in Toscana qualcosa di analogo». Per Matteo Biffoni, «era doveroso per Anci Toscana accompagnare alcuni dei nostri sindaci per vedere con i propri occhi e parlare con il protagonista di questa esperienza. La Toscana sta facendo la propria parte nell’accoglienza dei migranti. Ma poiché la situazione diventerà sempre più complessa, diventa necessario affinare i propri strumenti, essere sempre più efficaci e trovare soluzioni con l’aiuto del territorio. Quella di Riace potrebbe essere un’esperienza ripetibile da noi».