Disperso e ritrovato nel giro di poche ore, grazie all’intervento – tra gli altri – del comandante Gregorio De Falco, lo stesso del «Vada a bordo, c***o!», rivolto a Schettino durante i drammatici eventi del naufragio della Costa Concordia a largo dell’Isola del Giglio. Stefano Pasquali Lampis, gigliese di 30 anni, risultava disperso da ieri: la sua rotta era Talamone-Giglio, l’orario di arrivo era previsto per le 19. Un’avaria e l’assenza di collegamenti radio e telefonici avevano però interrotto il suo tragitto e l’imbarcazione dell’uomo aveva fatto perdere le sue tracce.
Il ritrovamento «Numerose imbarcazioni della guardia costiera e anche alcuni pescherecci battono dal pomeriggio di martedì 29 luglio il tratto di mare a sud di Talamone alla ricerca di un’imbarcazione di cui si sono perse le tracce. A bordo, Stefano Pasquali Lampis, un gigliese trentenne che non aveva avuto con sé né radio né telefono cellulare. Si era imbarcato da solo», batteva Giglio News alle 23.30. Alle 4.35 la buona notizia (leggi): «È stato ritrovato dalla nave “Diciotti”, nei pressi de Le Formiche, Stefano Pasquali Lampis. Anche se in evidente e comprensibile stato di choc, l’uomo sta bene ed è stato trasportato all’ospedale di Orbetello per i necessari controlli». Alle ricerche della nave perduta hanno partecipato anche alcune barche private e in tutto questo, il comandante De Falco, capo servizio operazioni di Compamare Livorno, si trovava in cabina di regia per monitorare ciò che stava succedendo. Sarà arrivato il sospiro di sollievo: «Ce l’abbiamo fatta, c***!»? Battute a parte, poco importa. Tutto è bene quel che finisce bene…