«A Firenze sono nata, cresciuta ed è la mia casa, sempre. Non ho mai voluto perdere la centralità del mio vivere e non posso immaginarmi in un luogo diverso che posso definire come quello del cuore che non sia la mia città». Irene Grandi ha deciso di inaugurare i suoi incontri con i fan alla libreria Red di Firenze in Piazza della Repubblica, in cui si sono voluti ritrovare quasi 800 fra ragazzi e ragazze che hanno acquistato il disco nuovo della cantautrice fiorentina, e hanno assistito ad un dibattito che li ha anche visti coinvolti in prima persona.
Il nuovo album «Ho voluto gli incontri presso le librerie Feltrinelli perché sono ancora un luogo in cui ci si può stringere ed in qualche maniera anche toccarsi – ha aggiunto ancora Irene Grandi, protagonista a Sanremo con “Un vento senza nome” –. Per la prima volta ho scelto di presentare un brano di cui sono anche autrice perché alla mia età è giusto prendersi anche delle responsabilità e perché con la nuova etichetta, e le collaborazioni con vari artisti, fra cui Stefano Bollani, era giusto che chi mi segue soprattutto dall’inizio scoprisse un mio nuovo lato». “Un vento senza nome” è uscito a distanza di cinque anni dall’album precedente, con 11 inediti che ad un primo ascolto svelano una Irene Grandi più donna, più ricca e complessa dal punto di vista artistica e per certi versi anche più consapevole.
Canzoni nate nella città gigliata Il titolo del primo singolo è lo stesso dell’album. «Ho preso la chitarra in mano, mi sono messa in casa mia a Firenze e ho deciso che il tempo della ribellione era finito. Prima avevo paura anche della solitudine e del vuoto, ora invece ho capito che fra i palazzi che mi circondo ed anche delle persone da cui vado fare la spesa, piuttosto che incontro quando esco di casa, non si può avere timore. Posso dire che al contrario del vento che cito nella canzone di Sanremo, il mio vento che fa da certezza si chiama Firenze». Il 7 maggio Irene Grandi, che ieri alla Feltrinelli Red ha inscenato anche un piccolo live, sarà all’Obihall della sua città per una delle tappe del suo tour, che andrà da Bari a Trento. «Sono contenta del successo dei numeri del Festival che ha avuto molto di fiorentino e toscano, ho scelto di tornare a Sanremo anche per la possibilità di rivedere facce amiche e rassicuranti. Spero che come sempre quel palco e la grande platea si trasformi poi in un concreto rapporto con il pubblico, perché al di là delle classifica finale, sono quelle le cose che per me contano veramente».