Ansonaco e palamita, prodotti di nicchia ma anche portabandiera del Giglio nel mondo. Con l'obiettivo di una maggiore valorizzazione delle ricchezze del mare e della terra per dare maggiore valore aggiunto economico. E’ questo il tema al centro del convegno “Il nostro mare, la nostra terra. Quali iniziative per godere della loro bellezza con rispetto” in programma domani, venerdì 28 giugno, a Isola del Giglio (Castello, Rocca Pisana, inizio ore 15.45), nell'ultimo giorno di “Isola del Giglio. Isola Slow” (leggi).

La ricchezza nel bicchiere «I prodotti dell’isola e la valorizzazione delle risorse di mare e di terra presenti – anticipa Massimo Bernacchini, Slow Food Toscana – rappresentano una chiave di volta per dare un valore aggiunto a livello economico a luoghi come l’Isola del Giglio. Il vino Ansonaco è un’eccellenza che è stata valorizzata nel corso degli ultimi quindici anni dalle poche aziende presenti sull’isola. L’Ansonaco è un portabandiera del Giglio sia per vocazione sia per l’immagine di viticoltura eroica che riesce ad esprimere: abbiamo piccole aziende che hanno saputo dare un impulso molto importante a questo segmento produttivo e hanno saputo ben comunicare il loro prodotto e l’immagine del Giglio stesso. Quanto è stato fatto per il vino può essere fatto anche per produzioni ortofrutticole di nicchia presenti nell’isola».
 
L’eccellenza del pescato «Lo stesso si può dire per quanto riguarda la ricchezza del mare: un ambiente incontaminato e meraviglioso, con una grande ricchezza di pesce azzurro. Oggi fare il pescatore al Giglio non è così conveniente – tant’è che soltanto uno è attivo a tempo pieno -; salvaguardare il diritto prioritario delle risorse può permettere di invertire la rotta e di tornare così a fare il pescatore al Giglio può essere di nuovo un lavoro. La palamita, ad esempio, rappresenta una eccellenza del mare gigliese e bene fanno i ristoranti locali a valorizzarla e proporla magari proprio con l’Ansonaco prodotto nell’isola. Le ricchezze agroalimentari insieme ad un ambiente unico e ad una corretta valorizzazione possono dare un importante ed ulteriore valore economico all’intera comunità».
 
I progetti Slow Food per il Giglio Durante il convegno saranno inoltre illustrati i progetti di Slow Food, dal percorso dei Presidi e delle Comunità di Pescatori, fino al progetto di Isole Slow e di Terra Madre. «Dal 2004 – conclude Bernacchini – portiamo avanti il progetto Slow Fish dedicato alle comunità del mare, perché il mare non va soltanto salvaguardato e tutelato da usi impropri, ma valorizzato attraverso le piccole comunità dei pescatori locali. Inoltre, è fondamentale una corretta informazione e promozione delle specie ittiche tutelando le specie in via di estinzione». Fra gli interventi quello del sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli; Cesare Scarfò, fiduciario della Condotta Slow Food di Isola del Giglio; Enzo Rossi, assessore sviluppo rurale della Provincia di Grosseto; Giandomenico Ardizzone, Università La Sapienza di Roma; Giampiero Sammuri, presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano; con le conclusioni affidate a Massimo Bernacchini, Slow Food Toscana.

Informazioni e prenotazioni alla Pro Loco Isola del Giglio e Giannutri 0564-809400 info@isoladelgiglio.it www.isoladelgiglio.it