Il treno Cecina-Saline di Volterra riprenderà, appena la pandemia lo renderà possibile, a correre sulla linea ferroviaria soppressa.
A stabilirlo la competente Commissione regionale, interessata sul tema dall’intervento della Consigliere regionale Silvia Noferi. La proposta di delibera è stata poi presentata, a seguito di discussione in Commissione, a firma congiunta, dai Consiglieri Silvia Noferi e Francesco Gazzetti. Il testo impegna la Giunta regionale “a ripristinare il servizio sulla tratta ferroviaria Cecina – Saline di Volterra” per i pendolari e gli studenti, a monitorare l’iter di realizzazione del progetto di paesaggio lungo l’asse Cecina – Volterra, di cui è capofila il Comune di Volterra dal 2019 con un finanziamento ad hoc, a proseguire e implementare le iniziative turistiche e culturali legate al treno. La Commissione ha varato il documento il 18 gennaio, citando espressamente l’intervento di SOS Volterra e della Pro loco Saline, che si sono “mobilitate” denunciando la chiusura, attivate presso Trenitalia e che, lavorando a rete, hanno chiesto l’intervento di un gruppo di docenti universitari di Siena, Firenze e Pisa, che ha determinato poi la costituzione di un comitato per la mobilità sostenibile in Val di Cecina, una raccolta firme per il ripristino della linea ferroviaria ed una conferenza dal titolo “Nessuno tocchi il treno” che si è tenuta lo scorso 12 dicembre.
In tale contesto, grazie all’intervento dei professori universitari è stato possibile comprendere, oltre al ripristino “ordinario” del servizio ferroviario, molteplici possibilità di sviluppo con evidenti e per nulla scontati benefici sia in termini turistici sia industriali ed in tale ambito è stato lanciato un accorato appello alle Istituzioni teso a ridare alla linea Cecina- Saline una nuova vita.
Grande la soddisfazione da parte delle Associazioni che hanno contribuito al raggiungimento di questo primo ma importantissimo passo: “Ringrazio la collaborazione stretta ed efficace” – dichiara Alberto Chiodi, presidente di SOS Volterra, “con la Pro loco Saline, che ci ha permesso di fare squadra e presentare le nostre istanze, continuando allo stesso tempo, a sensibilizzare la comunità locale e non solo. Un ringraziamento speciale ai professori delle Università di Siena, Firenze e Pisa, per la passione, la competenza e l’autorevolezza che hanno dato all’idea di rilancio del treno. Infine un grazie enorme a Silvia Noferi, che ha raccolto questa istanza del territorio e l’ha portata nel ‘Palazzo’, riuscendo anche a trovare convergenze importanti fra opposizione e maggioranza, a dimostrazione che la nostra è stata una battaglia senza colori, per i servizi sul nostro territorio”.
“Come Proloco Saline”- aggiunge Enrico Grilli, “il tema del ripristino della linea ferroviaria è essenziale per tutto il territorio e può davvero costituire il primo passo per una sua vera valorizzazione sia in chiave turistica sia industriale e permette di porre Saline di Volterra quale baricentro di un importante progetto di sviluppo per tutta la Val di Cecina. Ringrazio SOS Volterra, per il proficuo lavoro fin ora svolto, i professori che sono intervenuti durante la conferenza del 12 dicembre e i consiglieri regionali Noferi e Gazzetti per il loro interessamento che ha portato all’adozione della delibera”.
Il professor Stefano Maggi, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Siena, è convinto, sulla base dei suoi studi nazionali e internazionali, che il treno sia la risorsa fondamentale per l’accessibilità di Volterra e della Val di Cecina: “collegare ogni ora Saline di Volterra con Pisa, costruire una pista ciclabile lungo il corso del fiume parallela alla ferrovia con diramazioni verso i paesi, utilizzare le stazioni di Ponte Ginori, Casino di Terra, Riparbella, Cecina e Saline come porte di accesso al territorio, darebbe una notorietà a tutta la valle e un beneficio ben superiore a quello che ci si potrebbe aspettare. Con i colleghi delle Università di Pisa e Firenze, sono a disposizione per contribuire a questo rilancio”.
Il ruolo delle associazioni non si esaurirà certamente qua, continuando a monitorare gli sviluppi fino al ripristino ordinario del Servizio e continuerà ad informare la popolazione sulle molteplici forme di sviluppo che la presenza di un servizio ferroviario può garantire.
di Marco Buselli