ROMA – Via libera del Senato al disegno di legge che introduce la possibilità, per i sindaci dei Comuni sotto i 5mila abitanti, di svolgere fino a tre mandati consecutivi.

L’aula ha approvato con 190 voti favorevoli, nessuno contrario e 23 astenuti il disegno di legge riguardante il mandato dei sindaci, il controllo di gestione e la non conferibilità di incarichi. Il provvedimento, approvato dalla Camera nel novembre scorso, è ora legge.

Il testo introduce, appunto, modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 267/2000 e prevede, tra l’altro, che i sindaci di Comuni con meno di 5000 abitanti possano assolvere fino a 3 mandati consecutivi e che non siano affidati incarichi di vertice negli enti di diritto privato in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione.

“Il traguardo raggiunto oggi sarà particolarmente significativo per il Paese riguardando ben 5.521 enti, il 70% del totale, che governano più della metà del territorio nazionale, circa il 60%, con tutto il loro portato in termini di rischi ambientali, di spopolamento, di divario digitale ma anche di opportunità di sviluppo e crescita anche nell’ottica del PNRR” ha detto Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci, in merito all’approvazione a larga maggioranza da parte del Senato del ddl di sua iniziativa che toglie l’obbligo dell’effettuazione del controllo di gestione per i Comuni con meno di 5mila abitanti ed introduce la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i sindaci degli stessi piccoli Comuni. Resta aperta la questione di principio per tutti i Comuni ed i cittadini elettori rispetto alla libertà di scelta del proprio e più diretto rappresentante.

“Grazie al terzo mandato, fino ad oggi consentito solo per i Comuni con meno di 3mila abitanti, ulteriori 1.087 municipalità avranno questa opportunità, in una fase storica in cui – sottolinea Pella – purtroppo sono molti i territori per i quali non ci sono candidati”.

Il vicepresidente Anci si dice molto soddisfatto “per aver contribuito con la sua attività parlamentare a semplificare al massimo l’azione amministrativa dei sindaci visto che già dalla prossima tornata elettorale prevista per il 12 giugno 2022 potremo estendere questa possibilità, riflettendo un’istanza che i territori avanzano da tempo”.

“Il sindaco è un punto di riferimento per le nostre comunità, fondamentale per accrescere la fiducia nelle istituzioni come testimoniano tutti i sondaggi”, aggiunge Pella. “Bisogna investire su questo patrimonio di credibilità, a partire dal ruolo chiave dei Comuni nelle politiche di sviluppo e di crescita socioeconomica. Ridurre le incombenze per gli enti più piccoli – conclude – consentirà di liberare energie per far funzionare più rapidamente la macchina comunale orientandola verso gli obiettivi di mandato e i servizi ai cittadini”.

Il disegno di legge e approvato dal Senato permetterà le ricandidature già alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno al terzo mandato dei sindaci nei Comuni fino a 5mila abitanti.