«Il tempo delle dichiarazioni è finito, adesso servono i fatti per dare stabilità alla banca». Così il sindaco di Siena Bruno Valentini in merito a Mps evidenziando: «E’ chiaro per tutti che ogni ritardo danneggia la credibilità del sistema bancario ed espone le banche quotate in Borsa ad ogni speculazione».
Non serve attendere Secondo Valentini «le autorità monetarie hanno prima lanciato il sasso e poi non hanno contribuito ad individuare le soluzioni definitive che garantiscano la stabilità che a parole si dice voler perseguire ma che invece si allontana fomentando la sfiducia dei risparmiatori, la paura dei mercati, l’aggressività della finanza d’assalto». In vista degli esiti degli stress test dell’Eba e in attesa delle indicazioni da parte della Bce per la messa in sicurezza di Mps, il sindaco di Siena sottolinea: «Non ha alcun senso arrivare a ridosso della scadenza del 29 luglio, per trovare soluzioni con analoga efficacia a quelle che pochi anni fa sono state utilizzate per mettere in salvaguardia le banche di altri Paesi, alcune delle quali sono tuttora esposte pesantemente sul fronte dei derivati».
L’interrogativo «A che serve l’Europa se in una situazione eccezionale come questa si pretende l’impossibile, almeno in un tempo così ristretto?» chiede Valentini specificando come Mps sia tornata in utile «restituendo allo Stato Italiano, come nessuno ha mai fatto, 4 miliardi di euro gravati da interessi da usura».