FIRENZE – Il teatro per onorare la Memoria con una sorta di “ricerca del tempo perduto”, poetica e civile al tempo stesso.
Torna L’amico ritrovato, lo spettacolo che il Teatro della Toscana, dopo il successo delle due scorse stagioni, ripropone al Teatro di Rifredi il 10 e l’11 gennaio, ore 21. Previsti anche spettacoli mattutini per i giovani e le scuole.
Adattato dal drammaturgo catalano Josep Maria Miró, tradotto e diretto da Angelo Savelli, il romanzo di Fred Uhlman, interpretato da Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Roberto Gioffré, torna a offrire gli episodi più emozionanti, intensi e drammatici di un’amicizia nata nel periodo più buio della Storia. Quell’amicizia che dovrebbe unire persone e popoli e che, invece, viene calpestata dai rovinosi razzismi e nazionalismi che hanno segnato il nazismo.
Stoccarda, 1933. Due sedicenni frequentano la stessa scuola. Uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è il rampollo di una ricca famiglia aristocratica. Nonostante le differenze di classe, di cultura e di carattere, tra i due nasce una profonda amicizia che, però, sarà messa a dura prova dalla spietata ascesa del nazismo. Si trovano, si perdono e poi si ritrovano; una “riunione” amara e liberatoria al tempo stesso.
Il romanzo L’amico ritrovato di Fred Uhlman è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in tutto il mondo con unanime, travolgente successo, diventando anche un film diretto da Jerry Schatzberg.
È un racconto potente per la cornice storica in cui si svolge, e struggente per la sensibilità con cui riesce a entrare nelle pieghe di un sentimento universale come l’amicizia; quell’amicizia che dovrebbe unire persone e popoli e che spesso, invece, viene calpestata da biechi cameratismi o da rovinosi razzismi e nazionalismi. Un romanzo di formazione per le nuove generazioni che devono interrogarsi sui valori personali e sociali a cui intendono aderire; e un romanzo della memoria per chi pensava che un oscuro passato fosse sepolto per sempre senza percepirne i segni di un inquietante rigurgito.