La cultura oltre la crisi, la voglia di serate spensierate anche. Così a Manciano, un piccola paese in provincia di Grosseto, va in scena la sesta edizione di “A veglia”, un Festival a suo modo antico ma anche molto innovativo. E se la crisi incide sulla voglia di spendere di cittadini e turisti, nessun problema. A teatro si entra con il baratto: il biglietto si acquista offrendo in cambio olio, formaggio vino e altri prodotti della terra (leggi).
Il Festival Cominciata il 10 settembre, la manifestazione prosegue fino al 16 settembre. Il tema dell’edizione 2012 è l’amore. Protagonisti sono i cittadini e i paesaggi di Manciano. Un vero e proprio esempio di teatro low coste di economia condivisa, dove un intero paese della Maremma si fa teatro. Gli spettacoli sono rappresentati nelle case degli abitanti-spettatori, nei vicoli e nelle piazzette del borgo, e anche gli attori sono pagati in natura, con i prodotti della terra. Un modo alternativo di divertirsi e fare teatro che in questi anni ha attirato a Manciano artisti come Marco Paolini e Moni Ovadia, Simone Cristicchi e Vladimir Luxuria, che hanno volentieri fatto dono della loro creatività a un pubblico diverso e trasversale.