Sulla scena un attore e una danzatrice si immergono in un racconto di parola, movimento e immagini in un gioco di verità e finzione. Ecco cosa succede nello spettacolo “Il Supermaschio”, portato in scena dalla Compagnia Giardino Chiuso al Teatro Studio Kripton di Scandicci, il 29 aprile alle 21. Nell’adattamento teatrale del romanzo di Alfred Jerry, a cura dello scrittore Sebastiano Vassalli, i piani di realtà si intrecciano e si dipanano, si scontrano e si abbracciano; le proiezioni video amplificano l’immaginario dello spettacolo che vede la regia di Tuccio Guicciardini e due straordinari interpreti: Fulvio Cauteruccio e Camilla Diana.
Supermaschio e superfemmina per ridere dell’amore moderno Nel teatro dell’assurdo si conosce il Supermaschio, Andrè Marcueil che, dietro le sembianze di un mediocre individuo che indossa giacchette striminzite e si pettina con la scriminatura, si nasconde il suo alter ego, il Supermaschio appunto, l’Indiano; un uomo muscoloso, tatuato e rosso di pelle in grado di compiere imprese ai limiti dell’incredibile e dell’impossibile. La protagonista femminile, Ellen Elson, ha una personalità segreta e delle risorse nascoste. Anche lei ha un’anima da Superfemmina e può rivelarla. La grande scommessa è quindi lanciata: superare il favoloso record di amplessi dell’indiano. Il Supermaschio, sia come romanzo che come spettacolo teatrale, è una risata sull’amore moderno, un lamento ghignante sul destino dell’uomo, un elogio delle grandi velocità… è tutto questo e molto altro.