Reduce dai successi di “Romana”, omaggio a Gabriella Ferri e “Sto core mio”, dedicato a Roberto Murolo, la cantante Tosca presenta, il 7 settembre alle 21.15, nel Cortile del Museo Nazionale del Bargello a Firenze, l’unica data toscana del suo nuovo e ambizioso progetto che ‘parte’ insieme al suo ultimo album, una ‘summa’ di 10 anni di attività: “Il suono della voce”. Si tratta di un viaggio musicale tra suoni distanti ma sorprendentemente armoniosi, tra porti ed atmosfere lontane, ma unite da un tratto comune: la vocalità della cantante romana. Tosca è infatti ha unito la sua voglia di saper e scoprire al viaggio, cercando di respirare e riportare con sé da ogni luogo visitato, qualcosa che la facesse ritornare in quel Paese attraverso le sensazioni e le emozioni. Quale veicolo più appropriato se non la musica. In questo viaggio musicale è accompagnata da Giovanna Famulari al pianoforte, violoncello e voce; Massimo De Lorenzi alle chitarre, Ermanno Dodaro al contrabbasso e Matteo Di Francesco alla batteria e percussioni. La direzione musicale è affidata alla Bubbez Orchestra e la regia a Massimo Venturiello.
Percorso visionario tra molteplici etnie “Il suono della voce” è una canzone che ha scritto per lei Ivano Fossati e che dà il titolo a questo suo nuovo lavoro; è soprattutto un viaggio nella musica del mondo raccontato attraverso canzoni edite, inedite, adattate, in lingua originale o stralciate. Un progetto che parte da alcuni inediti italiani scritti per Tosca da grandi autori, passando per alcune perle della tradizione yiddish, giapponese, libanese e portoghese. Lo spettatore verrà coinvolto in un percorso visionario tra le molteplici etnie, in un tourbillon di canzoni, parole, immagini e luci che non si propone di raggiungere una meta precisa, quanto di inseguire il piacere del viaggio e della conoscenza, grazie ad alcuni elementi scenici, all’uso di proiezioni e all’utilizzo di un mirato disegno luci.