SAN GIMIGNANO – «Non c’è ripartenza senza il coinvolgimento dei Comuni, veniamo da anni di centralismo fortemente marcato da parte dello Stato a cui, purtroppo, si è talvolta aggiunto anche un centralismo delle Regioni; non coinvolgere i Comuni nella definizione delle azioni del Pnrr è un errore e l’Italia rischia di non farcela». Così il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci annuncia la partecipazione alla manifestazione dei sindaci a Roma indetta da Anci per mercoledì 7 luglio.

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«Con queste regole e con queste tempistiche noi sindaci diciamo: non ce la facciamo – prosegue Marrucci -. Non chiedeteci di fare le cose all’ultimo momento perché lo diciamo fin da ora che non ce la faremo. Tra codice degli appalti, autorizzazioni delle Soprintendenze e tutta la selva amministrativa non ci può essere chiesto di fare presto e bene. E sarebbe un danno enorme per il Paese, nel momento in cui, forse per la prima volta, il problema sembra non essere la mancanza di risorse. Le risorse arriveranno, ma per tradurle in azioni concrete chiediamo strumenti più snelli, norme più semplici e personale per sviluppare velocemente le progettazioni di cui hanno bisogno i nostri territori, per l’ambiente, per la digitalizzazione, per la coesione sociale, per la cultura e per le infrastrutture. Al tempo stesso – prosegue Marrucci – i sindaci e gli enti locali hanno bisogno di serenità, sono troppi gli amministratori che si trovano chiamati a rispondere per cose che vanno ben oltre le proprie strette competenze e possibilità. I sindaci non chiedono impunità o immunità ma risorse e strumenti adeguati per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini.  Dobbiamo stare attenti perché di questo passo tanto più i comuni saranno piccoli e sempre meno troveremo persone disposte a fare il Sindaco. Saremo a Roma quindi – conclude il sindaco di San Gimignano –  con l’obiettivo di porre all’attenzione delle istituzioni le condizioni normative nelle quali oggi operano i Sindaci, e proporre soluzioni correttive che consentano loro di continuare a lavorare per le comunità in un clima di maggiore serenità».