«Nel prendere atto che le vostre dimissioni costituiscono un gesto sicuramente apprezzabile di trasparenza e correttezza amministrativa le cui motivazioni ben comprendo e condivido, dato che sulla base anche di queste motivazioni il sottoscritto ha recentemente sfiduciato il direttore generale dell'Asl 5, mi preme tuttavia rinnovare piena fiducia all'operato del Cda per il lavoro prodotto nell'interesse dell'azienda nonostante le obiettive difficoltà frapposte dalle decisioni unilaterali del dott. Damone». Il Sindaco di Volterra Marco Buselli ha respinto le dimissioni del Cda del Santa Chiara rassegnate ieri. In una comunicazione, infatti, i membri del consiglio di amministrazione avevano scritto che «E' di tutta evidenza che se ad una azienda pubblica di servizi alla persona, che in quanto pubblica è chiamata ad operare prioritariamente in un pubblico contesto di erogazione di servizi, non si offre la possibilità di assolvere alle funzioni che sono alla base della sua costituzione con legislazione regionale e per di più se ne va pesantemente a ridurre anche l'attività tradizionale di assistenza agli anziani, ogni impegno al risanamento del bilancio di gestione non può che risultare vanificato».
«Do atto – prosegue il sindaco nella sua lettera di risposta – al Cda di avere tempestivamente redatto un piano aziendale utile al risanamento economico finanziario del Santa Chiara, piano aziendale approvato dal Consiglio Comunale e dalla stessa direzione dell'Asl 5 che poi è venuta meno agli impegni assunti, e di aver elaborato proposte in serie per lo sviluppo dei servizi. Proposte regolarmente e colpevolmente ignorate dalla medesima Asl , purtroppo interlocutore ineludibile sia per questa amministrazione sia per il Santa Chiara. Do altresì atto al Cda di essere concretamente intervenuto sull'abbattimento dei costi di gestione senza pregiudicare la qualità del servizio all'utenza, anzi indubbiamente migliorandola quanto ad assistenza medico infermieristica, fisioterapica e ospitalità».
«Per questi motivi – conclude Buselli –  in un momento in cui appare, tra l'altro, tutt'altro che chiara anche la stessa configurazione giuridica delle Aziende di Servizi alla Persona, indispensabile per la redazione nei tempi di legge del nuovo Statuto, nel riconfermarvi pieno apprezzamento per l'attività svolta, vi invito a recedere dalla decisione di rassegnare le dimissioni al fine di portare a compimento il mandato assunto con il senso di responsabilità che vi contraddistingue nell'interesse dell'azienda e a tutela di un servizio fondamentale per la nostra città e per il suo territorio».