Settimo titolo italiano della storia, il sesto consecutivo e un record che non ha precedenti nel basket italiano, così come il tredicesimo trofeo nazionale consecutivo (tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa) messo in bacheca. Sono i numeri della Montepaschi Mens Sana che, superando per 84-73 l’EA7 Emporio Armani Milano in gara-5, ha chiuso la serie finale sul 4-1 confermando Siena, ancora una volta, capitale italiana della pallacanestro. L’immagine però è quella dell’abbraccio romantico tra capitan Shaun Stonerook e coach Simone Pianigiani entrambi grandi protagonisti di quest’incredibile ciclo di vittorie, successi e record, ed entrambi pronti a congedarsi dalla società di Viale Sclavo guidata dal presidente Ferdinando Minucci.
 
Prima grandi uomini poi campioni Si chiude quindi un ciclo per la Montepaschi Mens Sana (leggi), se ne dovrà aprire un altro. Un ciclo, quello che si è concluso con la vittoria del settimo scudetto, che ha consegnato la Siena cestistica nella leggenda e nella storia del basket. Al di là del piano tecnico, dove la squadra di Simone Pianigiani ha confermato la sua superiorità nonostante un’annata caratterizzata da tanti infortuni e da tanti avvicendamenti nel roster, ciò che non può colpire è il grande valore morale e umano di un collettivo che si è preso un posto nella storia italiana del basket. Sei titoli in fila sono un record inedito per la pallacanestro italiana e pressoché impossibile da replicare. E la Montepaschi Siena ha centrato questo traguardo leggendario grazie a delle grandi persone, dei grandi uomini, prima che dei grandi campioni.
 
Stonerook e Pianigiani Non è un caso forse che il canestro decisivo poi sia arrivato dalle mani dello storico capitano della Mens Sana Basket, quello Shaun Stonerook che ha messo la firma su questo ennesimo successo della Montepaschi dopo essere stato protagonista di tutte le vittorie della gestione-Pianigiani. Stonerook e Pianigiani, appunto: il loro abbraccio a fine partita ha commosso non solo una città ma tutto il basket italiano e porta con sé grande significatività. Il capitano lascia il basket giocato, e lo fa da vincente. Insieme a lui potrebbe lasciare la società di Viale Sclavo anche coach Pianigiani, tra gli allenatori più appetiti del panorama cestistico europeo che potrebbe andar via dalla sua Siena per cercare nuove sfide con una grandissima dell’Eurolega, probabilmente in Turchia ma non è da sottovalutare la pista greca.
 
La Mens Sanachiude un ciclo E Siena si dovrà rinnovare, necessariamente, anche l’anagrafe non lascia scampo ad una squadra che inizia ad avere la sua età. Altri due anni con il nome della Banca Monte dei Paschi sulle maglie possono rappresentare una garanzia per la programmazione societaria ma per mantenersi su determinati standard, viste anche le trasformazioni che sta attraversano il Monte, occorrono forze nuove e già si parla di un nuovo grande sponsor del settore dolciario che potrebbe affiancare l’istituto di credito senese. Per quanto riguarda il parquet, Siena potrebbe partire dall’assistent coach di Pianigiani in questi anni: Luca Banchi. Anche lui è stato uno dei grandi protagonisti dei successi che hanno portato Siena nella leggenda del basket italiano. Da lì si riparte. E a discapito di un Sergio Scariolo, coach milanese protagonista di grandi frecciate mediatiche contro l’avversaria stagionale Siena, che ha spesso parlato di un cambiamento d’aria nel panorama cestistico italiano, per ora il vento sembra sempre tirare dalla parte della Montepaschi Siena.

Il day after, parla Minucci «Siena è entrata nella leggenda in un momento economico difficile –  ha detto all’indomani della vittoria con Milano il presidente Ferdinando Minucci –. È un successo che vale doppio. Siamo un gruppo solido che ora affronterà una nuova ripartenza, un momento sempre molto rischioso. Ripartiamo però dalla base solida della Banca Monte dei Paschi con cui abbiamo un contratto di sponsorizzazione per altri due anni alle stesse cifre del passato. Il vero progetto, adesso – ha concluso Minucci -, è lasciare a chi verrà dopo di una società solida. Viviamo un momento di grande crisi e trasformazione non solo a Siena ma in tutto il mondo. La crisi colpisce inesorabilmente anche il mondo sportivo come tutti gli altri settori dell’economia. Dovremo adeguarci e programmare con maggiore raziocinio ogni scelta. Chi pensa di poter tenere gli ingaggi al livello di prima sbaglia. E intanto la Mens Sana Basket si sta già muovendo per trovare nuove risorse economiche».