POGGIBONSI – Se per un attore il debutto, che si ripete ad ogni ingresso in scena, è un momento cruciale, lo è anche, e di più, l’uscita di scena, l’ultima volta davanti al pubblico: un evento da gestire con sensibilità ed equilibrio.
Soprattutto se il sipario cala definitivamente dopo una lunga carriera, costellata di successi che, però, non risparmiano dall’inesorabile destino. È il filo conduttore intorno al quale Ronald Harwood ha sviluppato il suo ‘Servo di scena’, traduzione di Masolino D’Amico, regia Guglielmo Ferro, al Teatro Politeama martedì 22 febbraio.
Una trama così articolata, una delle commedie più importanti del Novecento, può permettersi di abbracciare altre tematiche. Aiuta a far comprendere il potere del teatro quando la vita quotidiana è minacciata da eventi eccezionali. Possono essere il conflitto bellico di metà dell’ultimo secolo, periodo in cui è ambientata ‘Servo di Scena’; ma anche l’epidemia, la tragedia mondiale che oggi stiamo vivendo.
Nel cast, Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli, Lucia Poli, e con Roberta Lucca, Elisabetta Mirra, Agostino Pannone, Antonio Sarasso.
Questa storia ci riporta all’Inghilterra, in piena seconda guerra mondiale. Un gruppo di vecchi attori si impegna nella disperata impresa di mantenere alto il morale della popolazione, proponendo di sala in sala il classico repertorio di William Shakespeare. ‘Servo di Scena’ racconta la cronaca teatrale dell’ultima replica di un attore, nella vita seduttore invecchiato, un capocomico anziano e stanco, quanto capriccioso, dispotico e vanitoso. Il teatro è la sua ragione di vita e, pur se tutto consiglierebbe il suo dignitoso ritiro, nemmeno gli allarmi che sollecitano di raggiungere i rifugi antiaerei lo convincono a desistere. Lo affianca un ‘servo di scena’, aiutante, vestiarista tuttofare, immagine dell’irrazionalità, amore, tenacia, dedizione. Tutto questo mentre le bombe tedesche stanno martorizzando le città inglesi nel ’42.
Una grande commedia contemporanea: un omaggio alla passione per il teatro, ma anche l’ammissione della sconfitta che l’illusione possa vincere la disperazione di ogni guerra. Inizio spettacolo alle 21.