enrico rossi comitatoLa questione banche, soprattutto il futuro di Mps, resta  «uno dei problemi piu’ grossi che ha di fronte il governo Gentiloni». Così il governatore toscano Enrico Rossi tornando su una delle questioni che hanno caratterizzato maggiormente il 2016. Anche se la risposta e’ arrivata “in ritardo”, ora pero’ il sistema puo’ beneficiare di 20 miliardi di euro «che non sono poca cosa per un Paese dove i lavoratori non se la passano bene, i giovani sono disoccupati, ci sarebbe bisogno di tanti investimenti pubblici». Il Governo, quindi, «ci racconti per prima cosa le condizioni e in che modo vuole risanare le banche».

«Chi paga e come pagherà?» E qui Rossi avanza una girandola di domande rivolte all’esecutivo ma anche al Pd: «Chi paga e come paghera’?. Con Mps si e’ lasciato che la crisi del sistema bancario in Italia si palesasse fino a questo punto – ha proseguito il governatore della Toscana – Forse la cosa parti’ gia’ con il governo Monti. Mentre gli altri Paesi intervenivano noi dicevamo che andava tutto bene e attraverso le banche tedesche davamo i soldi alla Grecia. Si e’ atteso troppo e attendere non ha fatto bene. Sono stati messi 20 miliardi per salvare Mps e non sono poca cosa in un Paese che non se la passa bene. Il governo deve dirci come vuole risanare le banche, chi paga e come paghera’».

«Non si possono trattare in modo non maturo, non coerente i cittadini» Negli Usa evidenzia il presidente della regione Toscana, «quest’operazione e’ stata fatta anche con guadagni da parte dello Stato, in Italia si pensa a questo? I 27 miliardi di crediti non esigibili da parte di Mps, si vogliono sottoporre a qualche verifica? Chi ha commesso questi errori all’interno della banca stessa sara’ oggetto di un’inchiesta speciale o continuera’ a farla franca? Sono d’accordo con Zingales sulla commissione d’inchiesta che poi produca una legislazione specifica su tutta questa tematica. Chi ha fallito la privatizzazione non e’ che puo’ essere riproposto con stipendi da 1,4 mln all’anno come direttore della banca. Il Pd se non da’ queste risposte si condanna da solo. Il Pd deve farsi una sua idea e avanzare una sua proposta. Non sono contrario all’intervento pubblico, anzi ho chiesto che venisse fatto prima. Il tema e’ serio, nessuno deve sentire lesa maesta’ se si fanno certe domande, che sono domande legittime. E’ una questione nazionale di equo trattamento. Le 4 banche non si e’ mai saputo bene come intendono risarcire gli obbligazionisti aggirati. Non si possono trattare in modo non maturo, non coerente i cittadini che ci stanno mettendo tutti questi soldi».