Una promessa è una promessa, quindi anche se a Taste ho comprato solo sale e pepe, alla fine trovate una ricetta in cui si usano tutti e due. Condizione che consente di presentare piú o meno qualunque piatto, perché selezionarne uno che non preveda l’uso del sale è davvero difficile: un pizzico si mette pure nei dolci. Reperire una ricetta senza pepe è piú semplice, ma per le possibilità di utilizzo ci aggiriamo sempre nel campo dello sconfinato. Una macinata all’ultimo istante, proprio prima di spengere il fuoco, regala quel guizzo profumato che rende piacevoli anche i cibi con meno pretese. E comunque, a cominciare dal pan pepato, anche il pepe si usa pure per i dolci. Tornando a Taste, non ho comprato solo sale e pepe perché non ho trovato altro, anzi, probabilmente ognuno degli oltre trecento prodotti esposti valeva un assaggio e un acquisto. Semmai è vero il contrario: c’erano talmente tante cose deliziose che avrei voluto comprarle tutte. Non potendo, mi sono limitata a quelle che mi hanno colpito di piú. E che il caso (?) ha voluto fossero dello stesso rivenditore. Un’azienda di Udine (va bene, faccio il nome, si chiama Schianchi) proponeva i suoi sali e pepi in un modo semplice e potentemente efficace: grandi ballon in vetro senza fronzoli o etichette, solo una piccola indicazione di cosa c’era dentro ogni ballon e una persona abbastanza preparata a fornire tutte le spiegazioni a richiesta. La loro scelta di lasciar “parlare” il prodotto, almeno nel mio caso si è rivelata vincente. Sono rimasta affascinata dalla varietá dei colori e dei luoghi di produzione dei cristalli di sale e pure dalle possibilità di abbinamento in cucina. Rosso delle Hawai, Blu di Persia, Bianco e Nero di Cipro, Rosa del Pakistan, Grigio di Bretagna e Viola dell’Himalaya. Quello che viene da più lontano? Il Rosa Murray River, che arriva dal bacino di Murray Darling in Australia ed è di un incantevole, e gustoso, colore rosa-arancio. Sta bene col pesce nella più esotica versione che vi riesca immaginare, ma anche con le bruschette al pomodoro. Quello che mi è piaciuto di più, invece, proviene da un posto ‘quasi’ dietro l’angolo: il Galles, dove è raccolto in un bacino marino dalla grafia improponibile e poi essiccato su fuoco di legna di quercia, operazione che gli regala un sentore lieve e persistente di affumicato. Non dico che potrei mangiarlo a cucchiaini, però rischio di diventare troppo generosa con carne e pesce alla griglia, con qualche divagazione sulle verdure. La vera sorpresa sono stati i tipi di pepe: ne ho contati sedici, ma se si esclude il rosa che pare non sia della stessa famiglia del pepe ma di un altro tipo di pianta le cui bacche vengono usate come il pepe, allora sono quindici. Troppi? Per imparare a usarli con destrezza e semplicitá come si fa comunemente in cucina forse sí, ma per provarli tutti bastano due settimane, cambiandone uno al giorno! Meno colorati dei tipi di sale (esistono solo il bianco, il nero e il rosso), i tipi di pepe surclassano nelle varietá e nei luoghi di produzione, anche se circa un quarto viene dall’India. Il più intrigante fra tutti è il nero delle Giamaica, consigliato sia per la preparazione di cibi salati sia per i dolci. Ha la straordinaria caratteristica di riunire, ovviamente in minima quantitá, l’aroma di cannella, chiodi di garofano, noce moscata e pepe in una sola bacca. Con cosa l’ho provato? Le mie due settimane non sono ancora finite e il pezzo meglio lo lascio sempre in fondo.
La ricetta Gli spaghetti al sale bianco di Cipro con lime, menta e vongole veraci al pepe rosa di Sichuan sembrano uno di quei piatti dal nome altisonante dove poi alla fine è rimasto poco da mangiare, ma non è così. Se amate la pasta condita con un sugo fresco e leggero, questa è la vostra ricetta. Cuocete gli spaghetti avendo cura di scolarli al dente e mentre preparate la pasta, aprite le vongole in una padella, sgusciatele, e usate l’acqua di cottura per preparare un sughetto con olio, scalogno tritato e il sale bianco di Cipro. Alla fine, rimettete le vongole sgusciate e aggiungete una manciatina di pepe di Sichuan, il succo e mezza buccia grattata di un lime e qualche fogliolina di menta, fate saltare gli spaghetti nel sugo e impiattate guarnendo con una fettina di lime e una foglia di menta.