Copertina discoÈ fissata per il 24 febbraio l’uscita del primo album “I Scream To Cows” della omonima rock band senese tutta al femminile. L’appuntamento con le sei rocker è alla Birreria La Diana, in via della Stufa Secca a partire dalle ore 19. Durante l’incontro condotto da Sofia Rossi, frizzante speaker di Radio Siena, si parlerà delle atmosfere, del sound e dei temi che caratterizzano i sette inediti inclusi nel disco. La presentazione sarà impreziosita dall’esecuzione di alcuni brani in versione acustica. La serata raggiungerà poi l’apice alle ore 22, col concerto dal vivo.

La band Giovane rock band, dalla personalità eclettica ed energica, attiva già da tempo sul territorio toscano, le I Scream to Cows nascono a Siena dall’incontro di Angela de Nardis (voce), Valeria Mazzola e Valentina Sofio (chitarre e cori), Ilaria Ciofini (basso), Valentina Moffa (batteria) e Francesca Gorgoglione (violino elettrico). Fin dalle prime sessioni di prova si fa imprescindibile l’esigenza di esprimersi componendo qualcosa di nuovo e nel 2014 la band lavora intensamente al primo album, concentrandosi su alcuni dei pezzi più incisivi. Le ragazze sono autrici, compositrici ed arrangiatrici delle proprie canzoni, che portano impresse diverse influenze musicali ed emozionali.

Il disco Completamente autoprodotto, l’album è stato registrato da Jacopo Pettini al Virus Studio di Siena ed è frutto di più di un anno di lavoro, accompagnato da un crowdfunding di successo su Musicraiser. Sette gli inediti scelti, tutti con testo in italiano, come il singolo “Voglio dei nemici”, già estratto in anteprima durante le registrazioni: una canzone di ribellione contro ogni manipolazione storica o intellettuale, dichiarazione di coerenza a costo di essere circondati da nemici. Al brano è dedicato anche il primo videoclip ufficiale della band (guarda). Le altre sei tracce rappresentano la sintesi di un percorso musicale ed umano compiuto dalla band in tre anni di condivisione: dall’allegria di pezzi come “Dorian”, all’isteria di “Cattivissimo aspettare”, fino all’ultimo brano, “Sopravviveranno all’inverno”, contraddistinto da maggiore chiarezza e maturità compositiva.