Un robot-soccorritore teleguidato a distanza sarà il ‘Centauro’ del XXI secolo, ovvero un robot nel quale uomo e macchina sono protagonisti di un sistema che li fa vivere in simbiosi per gestire a distanza interventi in caso di disastri naturali o accidentali, garantendo una condizione di sicurezza all’operatore che, fisicamente, non si troverà sul luogo della calamità, eppure avvertirà le stesse sensazioni sensoriali, visive, audio, tattili che il robot percepirà nello scenario di azione.
Il progetto Lo studio nasce da un progetto europeo che, però, avrà cuore e testa completamente italiani, visto che il ‘Centauro’ (così si chiama il programma Horizon finanziato per oltre 4 milioni di euro dalla Ue), sentirà e renderà intellegibile ciò che si troverà davanti nel suo scenario d’azione grazie a un complesso sistema di trasmissione e ‘telepresenza’ sviluppato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il progetto è coordinato dall’Istituto di Computer science dell’Università di Bonn, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, nella parte di robotica (più di 600 mila euro di finanziamenti), sotto la responsabilità scientifica di Antonio Frisoli, docente del laboratorio di robotica percettiva dell’istituto Tecip (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) della Scuola Sant’Anna. L’Italia partecipa anche con l’istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova e altri partner sono atenei svedesi e tedeschi.