napoleone-raffaello-fotogramma-672-u10239277457vcd-672x351moda24-webLa situazione generale della moda «è abbastanza complessa, però per Pitti Immagine Uomo va molto bene: tutti gli spazi sono assegnati, c’è una presenza importante di italiani, i migliori, e ritorni come Zegna», ma anche di «molte buone aziende straniere». Lo spiega Raffaello Napoleone, l’amministratore delegato di Pitti Immagine, a margine della kermesse di moda di Firenze.

Oltre il 2016 E tuttavia il sistema moda nell’area fiorentina ha passato un 2016 complicato, spesso turbolento: lo raccontano le crisi, e le vertenze sindacali, della Guess, Braccialini, Cavalli e per ultima di Pucci. «È vero- sottolinea Napoleone-, peròstiamo vivendo situazioni congiunturali molto complesse, che hanno riflessi sulle aziende che necessitano di ristrutturazioni per adeguarsi al mercato». Tutto, quindi, «rientra nell’evoluzione di un mercato ora complesso».

Il rilancio del settore moda in Toscana Detto questo, però, «non mancano i dati positivi: la Russia sta ripartendo; l’Asia, penso la Cina in particolare sui consumi, ha ritrovato un equilibrio. È come è sempre stato, con la moda che reagisce sempre molto rapidamente, su ripensamenti e ristrutturazioni». Inoltre, guardano i dati economici, «anche nel 2016 c’è stata una crescita del fatturato e l’Europa è diventato il mercato di riferimento con il 54% dell’export. Insomma ci sono delle buone prospettive». Per questo al governo e al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, conclude Napoleone, «chiediamo di continuare a sostenere il Made in Italy, come ha già fatto nel governo Renzi. Un piano che ha dato dei grandi risultati e che sta portando ad un inatteso ma positivo coordinamento fra tutti gli attori del sistema moda italiano».