Cinquantatré milioni di euro, anche qualcosa in più. Sono le risorse (30 della Regione, 23 del ministero dello Sviluppo Economico) messi a disposizione per superare la crisi industriale di Piombino e che diventeranno incentivi e agevolazioni per ampliare un’impresa o avviarne una nuova, per sostenere chi investe in innovazione e ricerca, per i giovani che decideranno di mettere su un’azienda o creare le infrastrutture a supporto. Un grande bando che verrà pubblicato il 16 gennaio 2016 e che è stato presentato all’hotel Phalesia di Piombino alla presenza del governatore Enrico Rossi, del sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo e di numerose personalità, politiche ed industriali. «Un impegno concreto per il rilancio di tutta la Val di Cornia» dice Rossi, a cui fa eco il sottosegretario Claudio De Vincenti con un video collegamento durante il convegno. «È una grande sfida che va vinta» dice De Vincenti.
Le priorità Per gli incentivi messi a disposizione è prevista una priorità per alcuni ambiti produttivi, come l’attività di raccolta e depurazione delle acque di scarico, la raccolta, il trattamento o smaltimento dei rifiuti di origine industriale e commerciale, il recupero dei materiali industriali, la logistica, la costruzione di imbarcazioni da diporto o sportive, la fabbricazione di prodotti in metallo e il turismo. Tutto questo per sostenre il rilancio della siderurgia ma anche trovare sbocchi alternativi per il tessuto economico locale.
La rabbia dei lavoratori Ma a Piombino non sono tutte rose e fiori. Ci sono una fila di striscioni ad accogliere l’arrivo all’hotel Phalesia del governatore Rossi e delle altre istituzioni presenti. «Il modello Piombino per ora è fatto di promesse non mantenute» dicono i lavoratori infuriati, per il mancato ampliamento dei contratti di solidarietà e per i ritardi nel rilancio industriale. Su tutto, il fatto che ancora il forno elettrico non è stato acquistato da Aferpi. «Issad Rebrab è una persona seria – ribatte Rossi – e ci ha confermato gli impegni presi. Io ho fiducia». L’algerino infatti, avrebbe spiegato al governatore di essere titolare delle acciaierie solo da luglio e che per dare il via agli investimenti serve tempo. «Ma il tempo stringe: servono garanzie sul forno entro dicembre» dice Luciano Gabrielli della Cgil, che insieme alle altre sigle ha incontrato Rossi prima del convegno in cui sono stati presentati i 53 milioni di euro da mettere a bando (dal 16 gennaio) per tutte quelle aziende, nuove o già esistenti, che vogliono investire sulla Val di Cornia e la sua riqualificazione, dalle bonifiche al porto. Non solo: Rossi arriva a Piombino anche con un’altra notizia. «Il ministro Delrio ci ha inviato il planning sulla Tirrenica di Società Autostrade e in particolare sul tratto Fonteblanda Ansedonia – dice – Un’opera importante anche per i collegamenti con Piombino».