«Siamo orgogliosi di un riconoscimento che premia il lavoro intenso di candidatura attivato da più di un anno da parte del parco dell’Appennino e delle comunità locali. Un riconoscimento che, nella sua interezza, premia anche la Regione con più boschi in Italia e con un eccezionale patrimonio naturalistico e biodiversità». Lo sottolinea il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi riferendosi alla notizia del raggiungimento dell’ambito riconoscimento Unesco da parte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, inserito dall’Unesco nell’elenco delle Riserve della Biosfera uniche al mondo insieme al Delta del Po e alle Alpi del Ledro e Judiciar.
Il riconoscimento L’area premiata comprende quasi 250mila ettari che considerano il Parco nazionale ma che si estendono anche al suo esterno, interessando ben 38 comuni e saldandosi col Parco regionale delle Alpi Apuane. Dagli anni Settanta l’Unesco ha attivato il riconoscimento delle “Riserve della biosfera” , quali aree naturali di pregio universale nell’ottica della conservazione del particolare pregio naturalistico e di biodiversità in esse presenti. Ad oggi in tutto il mondo sono state già riconosciute 631 Riserve in 119 Paesi di cui 10 in Italia, e adesso una anche in Toscana.