PISA – L’Area della ricerca di Pisa del Consiglio nazionale delle ricerche celebra il Centenario del Cnr con diversi eventi. Il primo di questi, è dedicato al progetto ‘Il respiro del futuro’ che prevede la messa a dimora di alberi e arbusti in collaborazione con il “Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri”.
Le specie che saranno piantate nell’area di Pisa, sono state scelte in base alle loro caratteristiche pedo-climatiche: si tratta cioè di venti piante che si possono adattare a suoli poco fertili e a condizioni climatiche difficili come quelle che stiamo affrontando recentemente.
Ecco le specie che verranno piantate: il pero corvino (Pyrus communis subsp. pyraster) arbusto dai fiori bianchi che produce piccole perine appetibili agli uccelli; il maggiociondolo (Laburnum anagyroides) leguminosa miglioratrice del suolo grazie all’azotofissazione, fa una bella fioritura gialla a primavera-inizio estate; frassino orniello (Fraxinus ornus) raggiunge i dieci metri ha una bella chioma globosa e in primavera si ricopre di fiori bianchi profumati e olmo campestre (Ulmus minor) che può raggiungere grandi dimensioni e dispensare ombra; il gelso nero (Morus nigra) originario del mediterraneo orientale anch’esso col la sua bella chioma fornisce ombra estiva, e il sorbo domestico (Sorbus domestica) questi ultimi rustici e longevi, producono bacche che forniscono cibo per l’avifauna.
Il progetto comprende la geolocalizzazione di ciascuna pianta fornita, per poter monitorare lo sviluppo e la diffusione degli impianti. In tal modo la cartina dell’Italia si popolerà di tanti puntini che indicheranno il progressivo realizzarsi del bosco diffuso e potrà anche essere stimata la quantità di anidride carbonica assorbita.
“L’iniziativa che prevede la messa a dimora come simbolo della continuità fra passato e presente e di uno sguardo rivolto al futuro – ha detto Antonello Provenzale, presidente del Cnr di Pisa – vuole sottolineare l’importanza del patrimonio arboreo e vegetale per la sostenibilità ambientale, per la biodiversità, la mitigazione degli eventi meteorologici estremi, senza dimenticare che i paesaggi urbani a verde favoriscono la coesione sociale”.
La presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza ha dichiarato: “La ricerca scientifica ha il compito di fornire soluzioni innovative per far fronte alle nuove esigenze in diversi contesti, rappresentando importanti benefici sulla salute dell’uomo e del pianeta. La vegetazione arborea e arbustiva contribuisce al miglioramento della qualità della vita grazie alle proprietà ecologiche e ambientali. Gli alberi rappresentano una delle migliori espressioni di “Nature Based Solution” e sono usati per fornire servizi ecosistemici di varia tipologia”.
In occasione della messa a dimora arborea, è stata presentata l’iniziativa di intraprendere una gestione sostenibile dei prati in Area del Cnr pisano. “Sospendere i tagli di alcune porzioni di prato – ha precisato Francesca Bretzel, ricercatrice dell’Istituto di ricerca degli ecosistemi terrestri (Cnr-Iret) – nel periodo primaverile, consente la fioritura delle molte specie tra cui orchidee selvatiche, che, oltre ad abbellire i prati con forme dei fiori e colori vivaci, contribuiscono all’habitat per insetti impollinatori ed altri, instaurando delle reti trofiche”. I tagli riprenderanno poi a inizio estate quando le specie vegetali avranno maturato i semi assicurando la riproduzione. Oltre ad ospitare insetti impollinatori, i prati naturali, in particolare quelli dell’Area Cnr danno dimora al rospo smeraldino, specie protetta, che si riproduce tra marzo e l’estate grazie anche alla vicinanza dei canali idrici.
All’evento era presente anche il colonnello Luigi Bartolozzi Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Firenze.
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