Sembra quasi una presa in giro più che un soprannome: Bellocchio. Stiamo parlando di Enrico Bruschelli che questa mattina si è presentato alla clinica veterinaria del Ceppo per portare alcuni cavalli della sua scuderia alla previsita e l’attenzione dei presenti è andata subito sul suo occhio sinistro, gonfio e nero. Lui ci ha scherzato sopra ma l’impressione è che le scorse ore siano state di apprensione. Siena è piccola, le voci corrono e si ingigantiscono in un attimo: ieri in tarda mattinata si parlava di una brutta caduta e di disponibilità incerta per il Palio, nel primo pomeriggio già si tranquillizzava tutto l’ambiente annunciando la presenza la mattina successiva al Ceppo.
Bellocchio ha dimostrato un atteggiamento da leader anche nelle dichiarazioni: «Sono pronto a qualsiasi tipo di Palio, correre con la rivale non mi spaventa. Chi ha scelto di fare il fantino non può essere intimorito da questo», ha dichiarato Enrico Bruschelli. Che Bellocchio sia un tema di questa Carriera è fuori dubbio, così come la possibilità di vederlo al canape insieme al babbo, quel Luigi Bruschelli detto Trecciolino che sogna la 14esima vittoria. Le strategie delle Contrade sono chiare, con due forzieri rappresentati da Nicchio e Torre, le rispettive rivali impegnate per pararle (Valdimontone, Oca e Onda ndr), e altre contrade che cercano di ritagliarsi uno spazio importante come il Leocorno (con gli occhi puntati addosso della Civetta), e come realtà che possono rappresentare le schegge impazzite non avendo la rivale ovvero Selva, Pantera e Tartuca.
Il fantino che però, sentendo vari addetti ai lavori, si è mosso meglio in inverno e si è creato una situazione favorevole è Giovanni Atzeni detto Tittia che potrebbe vestire il giubbetto del Nicchio, oppure quelli di Selva, Onda e Oca. Altro ago della bilancia Andrea Mari detto Brio, che ha un buon feeling con Civetta, Torre e Tartuca. Da non sottovalutare poi un fantino che potrebbe rivelarsi un fastidio proprio per i colleghi sopracitati, Jonatan Bartoletti detto Scompiglio: per lui porte aperte nel Leocorno, buoni rapporti anche con Torre e Valdimontone. La mossa al momento non è matura, le scelte dei cavalli, soprattutto se dovessero essere esclusi i big, potrebbero velocizzare notevolmente e senza troppi colpi di scena i tempi dell’abbassamento del canape.