Nuovo appuntamento con la valutazione delle performance della sanità toscana. La quarta edizione del Rapporto, relativo all’anno 2009, è stata presentata stamani nel corso di una giornata di studi a Villa La Quiete, alla quale hanno partecipato i direttori di tutte le aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie della Toscana. I risultati raggiunti dalle aziende toscane sono stati presentati dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, assieme a Sabina Nuti, direttore del Laboratorio MeS (Management e Sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ogni anno realizza il Rapporto per la Regione Toscana. Quest’anno, come già l’anno scorso, i risultati della sanità toscana nel suo complesso sono stati messi a confronto con quelli delle altre regioni: un confronto dal quale emerge che la stragrande maggioranza degli indicatori della Toscana registrano performance superiori alla media nazionale. “È con grande soddisfazione che presento stamani questo rapporto – ha detto l´assessore Daniela Scaramuccia – I risultati ci parlano di un sistema sanitario complessivamente buono, dinamico, che ha dimostrato una sostanziale capacità di tenuta e che è alla ricerca del miglioramento continuo delle prestazioni e del modo di lavorare. Il sistema di valutazione deve spingerci a consolidare i buoni risultati e a individuare ulteriori opportunità di miglioramento, con un atteggiamento di stimolo costruttivo a fare meglio e a non accontentarci del livello qualitativo raggiunto. Questo, in sostanza, è il senso di una sfida che sappiamo essere impegnativa, sempre, tanto più in un momento di congiuntura particolare come l´attuale”.
Le performance – Nel bersaglio toscano, la stragrande maggioranza degli indicatori si collocano nel centro, nelle due fasce di colore verde scuro (performance ottima) e verde chiaro (buona). Nella terza fascia (colore giallo, performance media) si trovano solo due indicatori: quello realtivo ai ricoveri in day hospital medico con finalità diagnostica, e quello relativo alla degenza media pre-operatoria. Altri due sono a cavallo tra la seconda e la terza fascia (quindi performance a metà tra buona e media): vaccinazione antinfluenzale e percentuale re-ricovero (ricoveri ripetuti entro 30 giorni). Nessun indicatore si trova nelle fasce arancio (scarsa) e rossa (molto scarsa). Quasi tutti gli indicatori registrano una performance superiore alla media nazionale, con punte di eccellenza riguardo al tasso di ospedalizzazione per i ricoveri ordinari e la percentuale di colecistectomie laparoscopiche effettuate in day-surgery, dove la Toscana registra il miglior risultato nazionale.
L’organizzazione – Anche nei bersagli delle singole aziende, la maggior parte degli indicatori si trovano nelle due fasce centrali, o ttima e buona. Il punto più critico appare l’appropriatezza prescrittiva farmaceutica. E anche per quanto riguarda l’organizzazione del pronto soccorso e del percorso materno-infantile, non tutte le aziende hanno messo in atto cambiamenti organizzativi tali da consentire un miglioramento della performance. “L’obiettivo dei prossimi anni – chiarisce Sabina Nuti, direttore del MeS – è imparare ad utilizzare adeguatamente le informazioni disponibili, costruendo indicatori e parametri capaci di entrare nel merito dei percorsi sanitari, in grado di misurare l’efficacia delle nostre organizzazioni nel proporre servizi integrati e tempestivi”.
Pisa