”La Toscana taglia il 10% delle spese di funzionamento della Regione, sfido Tremonti a fare altrettanto con i Ministeri”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, ha commentato la riduzione delle spese, durante la presentazione delle linee guida per la finanziaria regionale. Una riduzione complessiva di spesa a 83 milioni 676 mila euro, di cui circa 58 milioni di spese di funzionamento; ricorso al commissariamento per gli Ato inadempienti nel settore dei rifiuti e per arrivare a un gestore unico regionale nel servizio idrico; individuazione di un ambito unico per i trasporti pubblici regionali. Queste le principali misure annunciate dal presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha illustrato in Consiglio regionale il Documento preliminare per la formazione del bilancio 2011, del bilancio pluriennale 2011-2013 e della legge finanziaria 2011.


Rossi – “La situazione a livello nazionale è estremamente incerta – ha detto Rossi – Non mi sono mai trovato davanti ad un impegno così gravoso, tale da far pensare ad un mutamento irreversibile dello scenario. La manovra governativa è sbagliata e avrà effetti recessivi. Ma non vogliamo andare in esercizio provvisorio: sarebbe una rinuncia al controllo della spesa. E non possiamo fermarci alla protesta. Vogliamo entrare nel merito di un processo di riforma complessivo, accompagnato da una nuova sobrietà che sappia coniugare insieme rigore, sviluppo ed equità”.


La Finanziaria – Il complesso degli interventi imposti dal Governo, ha detto Rossi, comporta per la Toscana una riduzione delle spese di funzionamento di 11 milioni 840mila euro; ma l’azione della Giunta, basata sul Piano di governo e sul Dpef 2011, porta tale riduzione fino a 57 milioni 727mila euro, ed ulteriori tagli su altre politiche (sociale, cultura, caccia, cooperazione internazionale e edilizia residenziale) permettono di arrivare alla cifra di 83 milioni 676mila euro di risparmi. “Nonostante si tratti di una cifra ragguardevole – ha detto Rossi – siamo ancora lontani dai 320 milioni di tagli che subiscono i trasferimenti statali alla Regione nel 2011. A questa situazione si aggiunge l’impossibilità di ricorrere alla leva fiscale. Il processo di razionalizzazione va quindi accompagnato da un lato con un ulteriore inasprimento della lotta all’evasione fiscale, sulla quale chiamiamo tutti gli enti locali a contribuire, e dall’altro con un processo riformatore complessivo”.


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