SIENA – «Servirebbe uno studio sull’uso smisurato degli acronimi». Così, strappando applausi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all’inaugurazione del 781esimo anno accademico dell’Università di Siena.
Mattarella stava parlando di Pnrr: «Apro una parentesi, non so se siano stati fatti in qualche Ateneo, ma se così non fosse sarebbe utile, studi per approfondire le conseguenze dell’uso smisurato degli acronimi sul lin guaggio e sulla facilità di comunicazione».
Nel suo discorso, durato circa 12 minuti, il Presidente ha anche affrontato temi di stretta attualità, tra cui la campagna vaccinale e l’attuale situazione pandemica: «Stiamo affrontando un periodo in cui i contagi riprendono in Europa, investita da una nuova ondata e con grandi Paesi che appaiono in difficoltà. Nel nostro Paese, grazie alla serietà dei nostri concittadini, la situazione è meno allarmante ma in costante aumento, anche se limitato. Per cui occorre considerare l’importanza di affidamento alla scienza».
Rettore Frati: «Questa è terra di vaccini»
E proprio di scienza ha parlato nel suo intervento il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati: «Questa è una terra di vaccini e di farmaci innovativi, una tradizione che risale ad Achille Sclavo ed Albert Sabini e che ora più che mai, nel paese e in tutto il mondo, è oltremodo necessaria. Ci fa enorme piacere che il presidente si sia speso molto in difesa della scienza in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo. Questa sua attenzione oltre a lusingarci ci deve però impegnare a tenere alta l’attenzione e sostenere la crescita del paese» ha concluso Frati.