Foto Comune di Pisa

PISA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina è stato in visita a Pisa in occasione della inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Pisa. Al suo arrivo al Palazzo della Sapienza, sede storica dell’Ateneo, è stato ricevuto dal sindaco di Pisa Michele Conti. In seguito, il sindaco è intervenuto alla Villa del Gombo.

Sindaco Conti:  «Capitale umano e innovazione, la chiave del nostro futuro»

«Con grande piacere porto il saluto della città di Pisa al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ci onora oggi della sua presenza. Dopo il tormentato 2020 in cui siamo stati costretti a misurarci con la distanza, finalmente possiamo festeggiare un nuovo inizio. Pisa è pronta a ripartire e ad accogliere in piena sicurezza studenti, docenti, ricercatori e giovani da tutto il mondo. In seguito a questa esperienza, abbiamo avuto la conferma che a fare la differenza, nel tempo ordinario e soprattutto nel tempo delle difficoltà, è sempre il capitale umano. Viviamo in un’epoca complessa, che richiede l’intelligenza di sapersi adattare rapidamente ai cambiamenti, alle evoluzioni tecnologiche, alle emergenze globali, in campo ambientale, economico, medico, sociale. E servono luoghi dove formare queste intelligenze, ovvero i nostri giovani, i protagonisti dell’oggi e del domani. Risorse strategiche per costruire il futuro. Pisa, la città dell’Università e delle Scuole di Eccellenza, la città di Leonardo Fibonacci, Galileo Galilei e Antonio Pacinotti, la città da cui è partito il primo segnale internet del nostro Paese nel 1986, ha sempre avuto un legame antico e speciale con l’innovazione. Sarà pronta a dare il proprio contributo anche nei prossimi anni. Di questo periodo che vogliamo lasciarci alle spalle, una cosa è stata di insegnamento: che al centro di ogni nostro sforzo deve sempre essere l’Uomo e il suo benessere, sia che agiamo in modo individuale o collettivo, come istituzioni o come cittadini. Un insegnamento che il Presidente Sergio Mattarella in questo anno difficile non ha mai cessato di ricordare. E anche per questo lo ringraziamo» conclude Conti.

Governatore Giani: «Da San Rossore possono partire le idee dei giovani»

Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha accolto il Presidente Mattarella a San Rossore: «Grazie, presidente, di essere qui, San Rossore è casa sua, e da qui possono partire le idee dei giovani – ha detto Giani -. “SietePresente”, l’iniziativa in occasione dei dieci anni del progetto regionale Giovanisì, rappresenta una grande sfida e la possiamo affrontare andando avanti senza lasciare nessuno indietro, rendendo protagoniste le nuove generazioni. I giovani – ha proseguito – sono il nostro futuro ma devono avere anche un luogo nel presente e questo luogo non poteva che essere la villa del Gombo, un luogo simbolico per tutta la Toscana recentemente ristrutturato». Giani ha anche fatto un passaggio sul Covid e sulle vaccinazioni ringraziando Mattarella per l’incisività con cui il capo dello Stato ha stimolato il percorso vaccinale nella popolazione: «Ho fatto mie le sue parole, presidente, che sono state la mia guida: la vaccinazione come dovere morale e civico. E dopo l’emergenza sanitaria- ha concluso – abbiamo la sfida di ricostruire un clima positivo nel paese e qui i giovani diventano protagonisti. Tocca anche a loro».

Assessore Nardini: «E’ un giorno che sa di salute e di speranza»

«Questo è un giorno che sa di futuro e di speranza, reso ancora più tale dal nostro presidente, un punto di riferimento e un faro per tutte e tutti noi». Così Alessandra Nardini, assessora a Università e ricerca, che questa mattina ha partecipato ai due eventi in programma nel territorio pisano alla presenza del presidente della Repubblica. Nardini si è soffermata sul discorso che il presidente Mattarella ha tenuto durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università di Pisa, il 678° dalla fondazione dell’ateneo. «Per Pisa è stato un onore. Era palpabile una grande emozione nell’avere con noi il capo dello Stato, che con il suo intervento ha trasmesso un forte segnale di fiducia per la ripartenza dell’Università e di grande investimento nel sapere e nella ricerca, la cui importanza è stata resa ancora più evidente dalla pandemia. Questo non è un anno qualunque, è l’anno della ripresa dopo i duri mesi dell’emergenza sanitaria, del ritorno di studentesse e studenti, ricercatrici e ricercatori nelle aule, nei laboratori, in città. Sono lieta che negli interventi sia stata sottolineata l’importanza di contrastare la deriva antiscientifica, di adottare misure per ridurre le disuguaglianze di accesso all’Università e garantire il diritto allo studio, di mettere in campo politiche per contrastare il gender gap che ancora oggi esiste, anche negli ambiti di studio e di ricerca, mentre donne e uomini – – ha concluso l’assessora – devono avere, ovviamente, gli stessi diritti e le stesse opportunità».