Premio nazionale per l’innovazione o anche il Premio dei premi. Si può chiamare in entrambi i modi ma è un importante riconoscimento quello ritirato dal presidente della Cassa di Risparmio di Volterra Giovanni Manghetti per merito della campagna di comunicazione “Io cambio banca perché”.
Il premio dei premi Il Premio Nazionale per l’Innovazione, istituito su concessione del Presidente della Repubblica Italiana presso il COTEC, Fondazione Nazionale per l’Innovazione Tecnologica, è un’iniziativa del Governo Italiano promossa con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Ogni anno viene assegnato a imprese industriali e di servizi, banche, amministrazioni pubbliche, designer, start-up accademiche, che si sono distinte per l’eccellenza dell’innovazione di prodotti e processi da loro realizzate. Il nome “Premio dei Premi” deriva dal fatto che possono concorre all’assegnazione solo i vincitori dei Premi per l’innovazione assegnati annualmente a livello nazionale dalle principali Associazioni italiane tra cui Confindustria, Confcommercio, ADI, ABI e Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio.
La vittoria di Volterra Cassa di Risparmio di Volterra ha partecipato all’attuale edizione del Premio Nazionale dell’Innovazione in qualità di vincitore nel 2015 – con il progetto “Io cambio banca perché” – del Premio ABI per l’innovazione nei servizi bancari nella categoria “Innovare per comunicare – La banca si presenta ed ascolta” dedicato allo sviluppo di nuovi modelli di comunicazione. «Il Premio che ci è stato assegnato oggi conferma che anche le piccole banche del territorio, oltre a svolgere un fondamentale ruolo per lo sviluppo delle comunità dove operano, riescono ad esprimere una straordinaria vitalità innovativa e creativa che favorisce il cambiamento interno e la crescita – ha dichiarato il Presidente di CRV Giovanni Manghetti -. Il progetto per cui abbiamo ricevuto il Premio testimonia, in particolare, quanto è racchiuso nel nostro DNA, cioè la volontà di ascoltare i nostri clienti, capire le loro esigenze e soddisfare le diverse necessità con prodotti e servizi specifici per il territorio che serviamo. Questo è possibile soltanto portando avanti, con un approccio anche autocritico, un’attività on the road per non perdere mai il contatto diretto e reale con le persone».