«Provincia e Regione, vergogna». E’ il cartello che campeggia sul ponte che attraversa il fiume Paglia sulla Sr2 Cassia, chiuso lo scorso 6 ottobre perché «aveva manifestato instabilità strutturali». Ad ora non esistono tempi certi per la riapertura, con ripercussioni pesanti sulla viabilità alternativa definita dalla Provincia di Siena che ha individuato la Strada Provinciale 24 di Radicofani e la Strada Statale 478 per ricollegarsi alla Cassia, dopo aver oltrepassato il centro abitato di Radicofani. Una scelta che costringe trasportatori e cittadini a allungare il tragitto di 20km con notevoli disagi. «Ma la cosa più preoccupante è la situazione in cui verte la Sp 24 di Radicofani – denuncia in una nota la Cna di Siena -. Dall’inizio della viabilità alternativa si è progressivamente degradata, fino alle attuali condizioni disastrose: banchine in parte distrutte o inesistenti, continue frane e smottamenti, manufatti in continuo peggioramento». La Regione Toscana, in una nota del 3 novembre scorso, informava di aver stanziato un milione di euro per mettere in sicurezza la viabilità lungo la Sr2 Cassia, dietro sollecitazione della Provincia di Siena. Ma a sette mesi di distanza nulla sembra cambiato, se non la comparsa di quel cartello, emblema della pazienza finita da parte di chi vorrebbe usufruire di una viabilità consona al nome e alla storia della Cassia in terra di Siena.
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